I dati, pubblicati dal Ministero della Cultura e della Guida Islamica, relativi agli ultimi anni rilevano che quasi la metà dei giornalisti in Iran sono donne. L’incremento è stato notevole rispetto a vent’anni fa, quando erano soltanto il 13%.
Il campo della comunicazione è in forte espansione in Iran, che ha quasi quadruplicato il numero di persone occupate nel giornalismo, rispetto agli anni Novanta. Nel 1992 i dati rilevavano la presenza di 2145 giornalisti, di cui soltanto 278 donne. Oggi, invece, a essere registrati all’albo dei giornalisti sono 8044, dei quali 3455 donne.
Sono in aumento le redazione giornalistiche composte da una forte presenza femminile, e nell’ultimo periodo sempre più donne sono impegnate a ricoprire importanti incarichi di direzione in testate giornalistiche riformiste. Non solo, anche fra i mass media più conservatori inizia a esserci un maggiore spazio riservato alle donne.
Oggi in Iran sempre più donne frequentano l’università e sono impegnate nel campo della comunicazione. Il governo sta facendo grandi passi nel campo dei diritti delle donne – Masoumeh Ebtekar vicepresidente della nazione è una donna – ma anche la componente femminile della società si sta impegnando con tutte le forze per affermare i propri diritti.
Ci si chiede quali conseguenze avrà quest’affermazione femminile in una società e in una cultura, fino a pochi anni fa totalmente androcentrica.