Nel pomeriggio di sabato 22 Aprile, a partire dalle ore 15.30, il comitato Varese ai Varesini terrà nel capoluogo bosino, presso la centrale Piazza Carducci, un nuovo presidio di protesta per accendere ancora una volta i riflettori sulle gravi problematiche che attanagliano la città: l’immigrazione incontrollata producente intere aree cittadine “off-limits” per donne sole e cittadini indifesi; l’area delle stazioni ferroviarie, Piazza Repubblica e dintorni in primis, ma anche quartieri più decentrati come Biumo e San Fermo; i furti nelle abitazioni, le effrazioni in locali pubblici in special luogo alle Bustecche e a Bizzozero; l’aumento esponenziale del fenomeno dell’accattonaggio; la diffusione di sostanze stupefacenti; la vera e propria invasione migratoria grazie alla continua attivazione cittadina di progetti d’accoglienza per richiedenti asilo – quest’ultimi, superanti le 200 unità, oltre che cimentarsi talvolta in atti delittuosi sono destinati ad un futuro nell’illegalità, dato che più del 95 % non ottiene il diritto di protezione internazionale permanendo sul territorio nonostante i decreti d’espulsione, potendo solo costituire un’ottima manovalanza per la criminalità organizzata; le richieste sempre più invadenti, le manifestazioni sempre più tendenti al radicalismo della locale comunità islamica.
Problematiche “datate”, focolai sviluppatasi durante le giunte Fontana, ma che attraverso il neo governo Galimberti hanno maturato una pericolosa evoluzione. Non a caso la giunta di centro-sinistra ha sempre rifiutato ogni tipo di confronto con Varese ai Varesini preferendo sulle tematiche propostele “nascondere la testa sotto la sabbia” e cimentarsi in provvedimenti impopolari come autovelox e parcheggi a pagamento. A fronte di questa situazione l’unico scossone al sistema, l’unica possibilità di cambiamento può avvenire esclusivamente dalla mobilitazione popolare. Varese ai Varesini è pronto ad un’altra stagione di lotte e presenza nelle strade, invitando tutti i cittadini indignati ad unirsi alle proteste, perché chi non ha la voglia, la concreta determinazione nel ribellarsi, fa solo il gioco di tutte quelle personalità/formazioni politiche che hanno contribuito e che contribuiscono quotidianamente alla regressione della Città.