Addio ai pass personali, e i parcheggi diventano gratis per neo mamme e disabili. Dopo due anni di intensa e controversa lavorazione e dopo un’ora abbondante di schermaglie in consiglio comunale che stavano per farlo slittare l’ennesima volta, è stato approvato infine il boccone amaro del regolamento dei permessi di circolazione con un emendamento del sindaco Attilio Fontana.
In sintesi
Ecco le novità che entreranno in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione sull’albo pretorio, quindi prima della fine del mese. Non saranno più rilasciati permessi nominativi ma ce ne saranno un numero prestabilito per ogni ente o istituzione che ne ha diritto, compresi gli uffici comunali, i consiglieri, gli assessori e il sindaco. Ogni volta che un incaricato o un amministratore ne avrò bisogno farà richiesta motivata del pass alla segreteria indicando il tempo necessario. Lo stesso vale per i rappresentati delle istituzioni a qualunque livello, mentre mantengono libero permesso di circolazione e sosta le forze dell’ordine e i soccorsi sanitari. I disabili inoltre non dovranno più pagare nulla nemmeno sulle strisce blu, così come potranno parcheggiare gratuitamente e senza limiti di tempo in qualunque stallo della città le donne in gravidanza e le neo mamme, dal momento della certificazione della gravidanza (a partire da tre mesi dal concepimento) fino a sei mesi dopo il parto.
Dopo anni di discussioni e confusione, l’approvazione del documento si era resa ancora più urgente nelle ultime settimane. Un po’ per esplicita richiesta di Avt, azienda partecipata al 100 percento dal Comune che gestisce la sosta a pagamento, che nella relazione annuale ha espresso la necessità di diminuire la libera sosta, troppo diffusa ed eccessivamente penalizzante per gli introiti; un po’ per meglio disciplinare accesso e sosta nella nuova area perdonale in piazza Giovine Italia, con la chiusura al traffico privato approvata si proposta della minoranza che ha lasciato una miriade di problemi ancora da risolvere sulle regole di accesso. Come nel caso dell’area pedonale anche l’approvazione del nuovo regolamento, unanime, è arrivata con una mozione presentata dall’opposizione che ha costretto la maggioranza ad un aut aut: o approvava il regolamento voluto da Forza Italia, che lascia perplesso il sindaco e quasi tutta la giunta, o si spaccava. Per contenere i danni, il regolamento è stato approvato con tre emendamenti: il primo e il più importante è quello del sindaco che elimina tutti i pass nominativi, compreso il proprio, e li assegna in numero limitato agli enti di riferimento.
I precedenti
«E’ stato un parto», commentava ieri sera l’assessore alla Polizia Locale Carlo Piatti al termine della seduta consiliare, reduce com’era da dissapori di lontana memoria con il presidente della commissione responsabile del regolamento, l’ex assessore Fabio D’aula. Entrambi sono stati bersaglio di “frecciate” per il ritardo e i pasticci a non finire sul provvedimento. La prima bozza era stata preparata dall’assessorato. Portata in commissione, era stata stravolta tanto da ricevere il voto contrario della maggioranza. La giunta aveva quindi ricevuto incarico di preparare un regolamento nuovo da riportare in commissione. Da allora sono passati sei mesi ma nulla è mai stato presentato. Così la mozione per approvare il regolamento sui pass presentata da Alessio Nicoletti (Movimento Libero) è stato votato da tutti.
Il voto
Trenta favorevoli su 30 presenti, con le riserve della giunta. I pass per le mamme in particolare sono difficilmente controllabili e porteranno un ammanco di bilancio stimato in 400-500mila euro all’anno. Le interessate potranno farne richiesta dall’entrata in vigore del regolamento presentandosi al comando della Polizia locale in via Sempione con la certificazione di un ginecologo, di lì otterranno un tagliando da lasciare sul cruscotto che per un anno permetterà loro di usare i parcheggi a piacimento, senza limiti di tempo e senza pagare. Non è chiaro ad esempio chi verificherà le eventuali interruzioni di gravidanza a permesso rilasciato. Sindaco e assessori inoltre ritengono che il contingentamento dei pass per gli uffici tecnici e la necessità di richiederli ogni volta creerà qualche difficoltà a dirigenti e funzionari.
Le sanzioni
L’onere del controllo spetta alla polizia locale. Chi violerà il regolamento sarà punito con una multa di 100 euro così come chi non restituisce il permesso al venir meno delle condizioni che lo hanno determinato o chi lo utilizza in modo improprio. In quest’ultimo caso si aggiunge la sospensione del permesso per per 30 giorni, oppure la revoca in caso di reiterazione della violazione.
Francesca Manfredi