La notizia della sua vittoria è arrivata nelle primissime ore del mattino in Italia, quando ancora mancavano circa il 15% dei voti da scrutinare; netta la sua vittoria in moltissimi stati come ad esempio Kentucky e Indiana che erano già dati per certi. Confermata la vittoria anche in Montana, Texas, Missouri, Florida, Georgia ed Alabama.
A partire dalla mezzanotte ora italiana sono iniziati i primi scrutini che hanno evidenziato fin da subito un netto vantaggio del candidato repubblicano.
Nella primissima mattinata di mercoledì 9 novembre Donald Trump aveva già fatto il suo discorso di insediamento alla presidenza, questa volta non caratterizzato dai toni vivaci e “coloriti” usati durante tutta la sua campagna elettorale, che da un anno e mezzo ad oggi ha fatto molto parlare tutto il mondo; un discorso calmo e pacato fatto di ringraziamenti a tutti quelli che in questo lungo periodo di tempo lo ha appoggiato e sostenuto, ma anche rivolto a tutti gli americani con la promessa che lui sarà il “Presidente di tutti”.
“Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo dell’unione. Dobbiamo collaborare, lavorare insieme e riunire la nostra grande nazione. Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io mi congratulo con lei. La nostra non è stata una campagna elettorale, ma un grande movimento” un messaggio rivolto anche alla sfidante in campo politico, Hillary Clinton, che è uscita con 1 milione di voti in meno nonostante la vittoria in stati come California, Oregon, Washington e Nevada.