L’ultima commedia di Jordi Galceran che sta riscuotendo un enorme successo di critica e pubblico in tutto il mondo, nella versione italiana di Pino Tierno e la regia di Giampiero Solari.
La nuova e graffiante commedia di Jordi Galceran, dopo il successo di Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa che ha fatto registrare il tutto esaurito per due stagioni consecutive, Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti si incontrano nuovamente sui nostri palcoscenici per dare vita ad un duo esplosivo in un susseguirsi di risate e colpi di scena su di un tema, quello della crisi mondiale, su cui Galceran ci fa sorridere, ma anche riflettere sul valore che diamo ai soldi e agli esseri umani in un momento difficile come quello che tutto il mondo sta attraversando.
Lo scopo dell’uomo che chiede il prestito è quella di minacciare (con tutta la tranquillità del mondo) il direttore della banca e di sedurgli la moglie e andare a letto con lei. A partire da lì, la situazione si rovescia varie volte fino ad arrivare a un finale inaspettato. Come capita spesso con questo autore, ogni passaggio di questo testo di rabbiosa attualità ci cattura e ci sorprende sino alla fine.
Costruita con il compasso, perfetta nella sua architettura drammatica, la commedia Il prestito è Jordi Galceran allo stato puro: frasi e battute agili, scrittura colloquiale, situazioni divertentissime, personaggi con spessore, cambiamenti imprevisti e zanne ben affilate. Nella sua nuova opera, l’autore ci porta in una banca dove un tipo chiede un prestito. Quando il direttore glielo rifiuta, verrà minacciato dal cliente con una strategia che va oltre qualsiasi morale e che farà traballare la sua perfetta vita familiare. In tempi di crisi, lo spettatore sorride quando la banca, cha fa la parte del cattivo, ha la peggio. E’ la teoria della torta in faccia del cinema muto – o la disgrazia altrui, in generale -applicata con certo opportunismo congiunturale. Però qui arriva il meglio: il ricatto si sviluppa in maniera inattesa. Gli errori e i dubbi faranno il resto: questa, in definitiva, più che sulla crisi o sulla banca, è una commedia sulla paura. Tanto che si finisce per provare empatia e finanche pena per il guaio in cui il bancario si va a cacciare.
Scene Alessandro Chiti; Costumi Maria Grazia Santonocito; Disegno luci Stefano Lattavo; Direzione tecnica Stefano Orsini; Un progetto teatrale di Gianluca Ramazzotti
Prenotazione biglietti presso il negozio “CITTA’ DI MILANO”, Via S.Giulio 79 o telefonando al numero 0331 206633