
Si è svolta oggi, lunedì 20 ottobre, la prima udienza del processo sul caso Uva, che vede come imputati sei agenti di Polizia e un militare dell’Arma dei Carabinieri. L’ottavo imputato, un carabiniere, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato.
I capi d’imputazione sono omicidio preterintenzionale, arresto illegale, abbandono di incapace e abuso dei metodi di contenimento. La prossima udienza si svolgerà il 14 novembre alle 9.30. Il presidente Vito Piglionica ha ammesso tra le parti civili solo i parenti di Giuseppe Uva, escludendo invece l’associazione “A Buon Diritto” del senatore Luigi Manconi.
L’avvocato Alberto Zanzi, subentrato a Fabio Anselmo nell’assistenza a Lucia Uva, si è detto soddisfatto: «La Corte ha dato subito l’impressione di essere assai attenta e di non voler pedere tempo e questo è un dato sicuramente positivo».
«È stata un’udienza interlocutoria – spiega l’avvocato Luca Marsico, che rappresenta la difesa insieme al collega Duilio Mancini – abbiamo sollevato due eccezioni preliminari, tutte e due disattese. Speriamo che il processo che sia rapido e si vada in fretta alla sentenza che non temiamo».
«Il dato che mi pare di dover riaffermare – continua Marsico – è che chiedendo di essere parte civile, l’associazione A buon diritto ha reclamato un aspetto risarcitorio per un danno che faccio fatica a comprendere, dal momento che non si tratta di famigliari, ma di un’associazione».