Big Jump nell’Olona: un fiume da salvare

“L’Olona è una parte importante della città” Big Jump è arrivato alla 14esima edizione e anche quest’anno si cerca di salvare il corso d’acqua varesino

10 Luglio 2017
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Il Big Jump è arrivato alla quattordicesima edizione, e anche quest’anno l’Olona è protagonista, con l’appuntamento ai Mulini di Gurone con Legambiente Varese, a cui hanno partecipato anche Flavio Castiglioni, coordinatore dei circoli del Cigno Verde della Valle Olona, e Dino De Simone, assessore all’Ambiente di Varese, oltre ai volontari varesini. Big Jump è la campagna europea di European Rivers Network (ERN) ideata per reclamare la balneabilità di tutti i corsi d’acqua (www.rivernet.org/bigjump/).

L’Olona rientra nel complesso bacino Lambro-Seveso-Olona, fa parte dei copri idrici più compromessi della regione – spiega Valentina Minazzi, presidente Legambiente Varese, tra i “temerari” che si sono tuffati nel fiume – ma, mentre nel passato la situazione di criticità era dettata da attività industriali che riversavano nel fiume i loro sottoprodotti di scarto, attualmente risulta sempre più evidente il carico inquinante residuo di origine civile“. Mentre la quota attribuibile agli scarichi illegali è oramai sostanzialmente irrilevante, infatti, molto significativa è la pressione derivante dalle acque trattate dai depuratori. “Risulta quindi necessaria e urgente una revisione delle autorizzazioni allo scarico – conclude Minazzi – che stabilisca i limiti non più basandosi su tabelle di legge uguali per tutti, ma in funzione della capacità del recettore. E soprattutto un lavoro sistematico di adeguamento dei depuratori di tutto il bacino. Troppi impianti, circa 1/3 di quelli del bacino, presentano gravi non conformità negli scarichi rilasciati“.

Entro il 2015, secondo la Direttiva Europea sulle Acque 2000/60, tutti i corsi d’acqua avrebbero dovuto raggiungere lo stato ecologico “buono” – ricorda Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Ma l’Italia e la Lombardia, cronicamente in infrazione, non hanno programmato per tempo gli investimenti necessari al risanamento. In Lombardia meno di un terzo dei corpi idrici raggiungerà il livello di qualità prescritto dalla UE, tanto che la Regione ha dovuto chiedere deroghe“.
Secondo i dati presentati nel Piano di Tutela ed Uso delle Acque da Regione Lombardia infatti, solo il 27% dei fiumi, il 53% dei laghi e il 17% dei corpi idrici sotterranei raggiungono attualmente l’obiettivo “buono” richiesto dalla Direttiva. Tutti gli altri sono rimandati al 2021 o al 2027.
Dino De Simone, assessore all’Ambiente del comune di Varese:”L’Olona è una parte importante della città. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire i lavori per arrivare a depurarlo, riportando a condizioni ecologiche migliori. Vogliamo valorizzare i Plis, Bevera e Cintura Verde, entrambi attraversati dal fiume: per questo stiamo partecipando a dei bandi di finanziamento per poter iniziare i lavori di rinaturalizzazione delle aree più critiche“.
Flavio Castiglioni coordinatore circoli Valle Olona: “Il gestore unico, Alfa, ormai è operativo: quello che chiediamo a gran voce alla Provincia è di accelerare le procedure per convogliare lì tutti i consorzi, permettendo una gestione più efficiente dell’ambito. Non ci sono più scuse“.

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