Nelle giornate di venerdì 27 ottobre e venerdì 10 novembre ancora agitazioni e rischio paralisi nel capoluogo lombardo: dopo lo sciopero indetto da CUB nella giornata di venerdì 6 ottobre, le agitazioni continuano. Gli scontri tra lavoratori e governo annunciano altre due date nere.
Venerdì 27 ottobre – Sciopero generale dei lavoratori dei settori pubblici e privati. A scioperare saranno i lavoratori rappresentati dalle sigle Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Ait, Slai-Cobas e l’agitazione durerà l’intera giornata, compreso il primo turno montante per i turnisti. Le Ragioni dello sciopero – I sindacalisti chiedono di “Abolire le disuguaglianze salariali, sociali, economiche, di genere e quelle nei confronti degli immigrati; aumenti salariali, riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e investimenti pubblici per ambiente e territorio; pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi; abolire la legge Fornero; fermare le privatizzazioni e le liberalizzazioni; garantire il diritto universale alla salute, all’abitare, alla scuola, alla mobilità pubblica e tutele reali di reddito per i disoccupati; difendere il diritto di sciopero con l’abolizione delle leggi che lo vincolano; rigettare l’accordo truffa del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza; contrastare ogni tipo di guerra e le spese militari”.
Venerdì 10 novembre – Lo sciopero è indetto da Unicobas, Cobas e Usb; a rischio il trasporto pubblico locale di Milano (metropolitane, bus, tram) ma anche trasporti aerei e treni (regionali e nazionali). Le ragioni dello sciopero – “Lo sciopero generale è indetto contro le politiche economiche e sociali del governo Gentiloni, del tutto allineate a quelle distruttive dell’Unione Europea, in particolare in vista della presentazione della prossima Legge di Stabilità nella quale il governo non ha alcuna intenzione di introdurre elementi di reale discontinuità con la nefasta austerità”.