Assegnazione dei fondi per la sicurezza degli edifici pubblici, la Lega insorge “Comuni penalizzati”

I deputai della Lega di Varese criticano l’assegnazione dei fonti attuata con l’ultima finanziaria, che penalizza i comuni virtuosi e quindi il nostro territorio

19 Aprile 2018
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I Deputati della Lega Matteo Bianchi, sindaco Morazzone, Dario Galli, sindaco Tradate, Leonardo Tarantino, sindaco Samarate, criticano l’assegnazione dei fondi per la sicurezza degli edifici pubblici, attuata con l’ultima Finanziaria, che penalizza i Comuni virtuosi, quindi il nostro territorio.

“Nell’ultima legge finanziaria, legge 27 dicembre 2017, n. 205, art.1 – comma 853 sono stai stanziati 850 milioni di euro in tre anni per interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici (scuole comprese) e del territorio. Nel dettaglio: 150 milioni per il 2018, 300 per il 2019 e 400 per il 2020 . la prima scadenza era prevista  per il 20 febbraio 2018, data entro la quale i comuni dovevano trasmettere le domande di finanziamento. Ciascun comune poteva richiedere il contributo per una o più opere, per un importo massimo di 5.225.000 euro complessivi. La scadenza per i fondi 2019 è fissata per ottobre 2018” spiegano i Deputati.

“Nei giorni scorsi è stato approvato il decreto interministeriale con graduatoria per l’assegnazione dei fondi. Finanziati 146 progetti, per 54 comuni. Il contributo viene assegnato prioritariamente agli enti con minore disponibilità di avanzi di amministrazione. Facendo scorrere la graduatoria ci si rende ben presto conto che i beneficiari sono tutti comuni con disavanzi che vanno dal 200% delle entrate al 25%. Comuni …dissestati. Chi ha i conti a posto finisce oltre il 600° posto. I comuni con un minimo di risorse risparmiate in cassa dal 3000° posto in poi!!!!”.

“Come sindaci oltre che da parlamentari del territorio assistiamo all’ennesima umiliazione per i comuni virtuosi da parte del governo del partito democratico. Ovviamente neanche un euro in provincia di Varese, i comuni beneficiari appartengono ad altre latitudini; un premio di 150 milioni ai comuni italiani che si sono distinti per la loro malagestione, debiti, dissesto”.  

“È l’ennesimo regalo, con cifre milionarie per alcuni comuni, all’assistenzialismo.  Il criterio base per stabilire la graduatoria che prevede che siano favorite le amministrazioni che hanno i disavanzi più elevati, penalizza i bravi sindaci e le amministrazioni serie e parsimoniose.  Primo in lista risulta così essere Monteforte Irpino (11 mila abitanti) che a fronte di un deficit strutturale di oltre 11 milioni, quasi il doppio di ciò che incassa in un anno, ottiene un “premio” di oltre 5 milioni di euro”.

“I sindaci, che fanno della buona amministrazione la loro missione sono giustamente scandalizzati. L’adesione al bando era stata peraltro massiccia, circa diecimila progetti a dimostrazione che ci sia tanto da fare e che i comuni sempre più penalizzati dallo stato hanno carenza di fondi per gli investimenti”.

“Questa ennesima umiliazione verso i comuni virtuosi che ci convince ancor di più della inderogabile necessità di autonomia per una regione speciale come la Lombardia. In parlamento opereremo affinché per  le assegnazioni dei fondi previste per il 2019 e 2020 i criteri siano profondamente rivisti”.

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