Argenziano è inabilitato. E il suo avvocato chiede una perizia psichiatrica

Il marito di Stefania Amalfi, la donna morta dopo essere stata trovata con una calza di nylon in testa nel suo letto, non sarebbe nel pieno possesso delle sue facoltà

09 Maggio 2015
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Fotoargenziano

“Le parole di Argenziano non devono essere prese in considerazione. Si tratta infatti di una persona inabilitata, non ha piena consapevolezza di quello che dice e delle conseguenze”. 

Alessandro Argenziano, il marito di Stefania Amalfi, la donna morta in ambulanza dopo essere stata trovata proprio dal marito moribonda nel letto con una calza di nylon in testa, non sarebbe quindi in pieno possesso delle sue facoltà. Secondo quanto ha spiegato il suo avvocato, Stefano Amirante, l’uomo avrebbe una piccola infermità, più lieve rispetto a quella che comporta l’interdizione. In ogni caso può compiere da solo atti di ordinaria amministrazione, ma non di straordinaria amministrazione. Il suo curatore è Enrico Angelini, assessore alla Famiglia del Comune di Varese.

Argenziano è seguito dal Centro psicosociale. Durante l’ultimo interrogatorio in Questura, su suggerimento del suo avvocato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. E l’avvocato intende sottoporlo a una perizia psichiatrica per verificare se sia in grado di sostenere un interrogatorio.

L’uomo, sposato con Stefania Amalfi, avrebbe trovato la donna in fin di vita nel suo letto. La Procura lo sta indagando.

 

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