Approvato il piano per agevolare le riqualificazioni degli edifici dismessi di Varese

Il meccanismo attraverso il quale verranno applicate le agevolazioni è quello di ridurre gli importi perequativi previsti dal PGT in caso di riqualificazione o rigenerazione

12 Gennaio 2018
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La città si rigenera. È questo l’obiettivo dei prossimi anni della Giunta Galimberti che nei giorni scorsi ha approvato un piano di agevolazioni per chi intende recuperare aree dismesse o riqualificare edifici della nostra città. Dal primo gennaio infatti eseguire interventi di recupero delle aree dismesse e di rigenerazione costerà meno: con agevolazioni che potranno arrivare fino all’80%. A Varese dunque, grazie all’intervento messo in atto dall’amministrazione, riqualificare converrà e l’auspicio è che si possa presto partire con una serie di opere di recupero di cui la città ha bisogno.

La rigenerazione delle aree dismesse è considerato quindi un elemento decisivo dall’amministrazione Galimberti che oggi ha presentato le novità in una conferenza stampa in cui erano presenti il sindaco e l’assessore alla Pianificazione territoriale Andrea Civati.

“Con questa delibera – ha spiegato il sindaco Davide Galimberti – correggiamo un enorme errore del PGT della Giunta Fontana che aveva di fatto paralizzato la città e soprattutto bloccato un fattore importante come quello delle rigenerazione urbana. Questi meccanismi che abbiamo introdotto potranno invece favorire il recupero delle aree dismesse della città, elemento che abbiamo inserito anche nel nostro programma di mandato, rigenerando spazi urbani senza consumare nuovo suolo. Questa è la sfida che stanno compiendo anche tantissime città e finalmente anche Varese si mette al passo delle altre realtà. Abbiamo approvato queste modifiche in attesa che la Regione approvi il Piano territoriale Regionale (PTR) senza il quale non possiamo chiudere la nostra variante del PGT ma nel frattempo ci sembrava urgente applicare alcune misure che potessero favorire gli interventi di rigenerazione delle aree dismesse”.

Il meccanismo attraverso il quale verranno applicate le agevolazioni è quello di ridurre gli importi perequativi previsti dal PGT in caso di riqualificazione o rigenerazione. Nello specifico, come è stato previsto dal PGT dell’amministrazione Fontana, la perequazione è l’importo che deve essere sostenuto per qualsiasi intervento edilizio che si somma agli oneri di urbanizzazione.

“La perequazione è stato un freno per il cambiamento della città – ha detto l’assessore Civati – Per questo abbiamo riequilibrato un sistema che impediva interventi urgenti con costi e oneri insostenibili. Siamo molto soddisfatti perché con questi provvedimenti e con i grandi progetti pubblici (come le Stazioni) stiamo dando il via ad una stagione di rigenerazione e riqualificazione delle diverse aree “depresse” della città. In questo senso negli ultimi mesi gli uffici comunali hanno effettuato un censimento di tutte gli edifici dismessi e inutilizzati dandoci una fotografia precisa della situazione: questa sarà la carta del dismesso per monitorare i nostri progressi”.

La Giunta ha previsto tre ipotesi di riduzione degli importi perequativi che spetterebbero a chi decide di riqualificare a partire dallo scorso 1 gennaio 2018:

1)     una riduzione del 80% nel caso in cui il proprietario provveda alla completa demolizione dei fabbricati esistenti e dismessi. In particolare oltre alla demolizione degli edifici le aree dovranno essere sgomberate dalle macerie e quest’ultime regolarmente smaltite in discariche autorizzate; le aree dovranno essere bonificate dalla presenza di eventuali inquinanti e sistemate con materiale inerte.

2)     una riduzione del 40% per il cambio di destinazione d’uso di fabbricati esistenti e dismessi.

3)     Per gli interventi di recupero edilizio che prevedano grandi o medie strutture di vendita di terzo livello non si applica più la tariffa massima relativa al centro storico (la più alta) ma quella della relativa zona a differenza di quanto avveniva in passato.

Inoltre la delibera prevede una riduzione variabile generale dal 4% all’8% di tutti i valori perequativi.

Le modifiche approvate saranno ora comunicate anche direttamente agli ordini e categorie professionali interessate.

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