Allarme ozono a Gallarate. I livelli di concentrazione nell’aria sono molto alti da ieri.
La centralina dell’Arpa posta in piazza San Lorenzo rileva concentrazioni di ozono oltre la soglia di attenzione per diverse ore al giorno. Il Comune pubblica una scheda informativa sugli effetti dell’ozono e sulle precauzioni da adottare, soprattutto per i soggetti più fragili ed esposti (bambini, anziani, persone che fatto attività fisica per sport o lavoro, persone con problemi di respirazione e simili).
Scheda
Precauzioni raccomandate
individuo, la aria quindi consigliato di limitare i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono saranno diminuiti.
Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di
ventilarli nei momenti freschi come la mattina presto o la sera.
ozono ha una grande importanza. Una dieta ozono ed è quindi consigliato, in questi periodi, privilegiare cibi che contengano tali sostanze. I cibi ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura di stagione; per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano).
Chiaramente per i soggetti rientranti nelle categorie a rischio, e in generale per le persone anziane e per i bambini, è consigliabile applicare questi suggerimenti anche con livelli di ozono inferiore alla g/m3) inquinamento o inquinamento da Ozono.
Le principali azioni atte a ridurre l’inquinamento da ozono devono essere indirizzate verso il contenimento delle emissioni dei suoi precursori, NOx e COV. Gli ossidi di azoto sono emessi nei processi di combustione a temperatura elevata (e quindi anche dai motori dei veicoli e, in assenza del riscaldamento durante l’estate, dai processi industriali che prevedono una combustione). I COV sono a loro volta emessi dal traffico veicolare e delle attività industriali; vengono rilasciati durante
la movimentazione dei carburanti e l’uso di solventi e vernici ed anche da sorgenti naturali. Per una rapporto dettagliato sulle emissioni di COV ed NOx, si rimanda all’inventario regionale delle emissioni in Lombardia basato sul database INEMAR e consultabile alla pagina
http://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/Inemar/.
Anche il singolo può concretamente contribuire a limitare la formazione di Ozono, cercando ad
esempio di:
– ridurre l’uso degli autoveicoli privati, soprattutto se diesel, privilegiando l’impiego dei mezzi pubblici;
– utilizzare in modo condiviso l’automobile, per diminuirne i chilometri totali percorsi e quindi le relative emissioni;
– cercare di mantenere una velocità costante, con una guida non aggressiva, mantenendo possibilmente una velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada;
– verificare periodicamente gli scarichi dei veicoli (oltre alla verifica obbligatoria del bollino blu), soprattutto per quelli non catalizzati e diesel;
– prediligere l’impiego di vernici all’ acqua o ad alto secco;
– evitare l’accensione di fuochi e barbecue.
Si consiglia di visitare il sito della Regione Lombardia per ulteriori approfondimenti in materia:
http://www.reti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Reti%2FDGLayout&
cid=1213374614522&p=1213374614522&pagename=DG_RSSWrapper