Il governo vuole tagliare i piccoli ospedali, Cuasso al Monte stavolta rischia grosso. Il “Patto per la Salute” che il Governo si appresta a concordare a giugno con le Regioni prevede la chiusura dei mini-presidi ospedalieri con meno di 60 posti letto.
La decisione non è presa in quanto la competenza in materia di sanità spetta alle Regioni, ma anche la Lombardia dovrà fare i conti con le indicazioni arrivate da Roma che potrebbero comportare il taglio delle risorse necessarie per il funzionamento delle strutture finite nel mirino dei tagli.”Mi batterò in prima persona perché il presidio ospedaliero di Cuasso al Monte possa restare attivo e al servizio della salute dei cittadini dei comuni del nord della provincia” afferma il consigliere regionale Luca Marsico (FI).
“Si tratta di un ospedale che ha un ampio potenziale in campo sanitario – chiarisce – e rappresenta un presidio strategico per il territorio, come ho già peraltro espresso recentemente all’assessore Mantovani riportando la voce di tutti i comuni della Comunità Montana del Piambello”.
L’ospedale insomma non si tocca, e Marsico fa appello a tutte le forze politiche in consiglio regionale per rimandare al mittente, vale a dire il governo, una “decisione calata dall’alto senza tenere conto delle specificità dell’area”, che si ripercuoterebbe sui cittadini eliminando un servizio essenziale.
“Chiedo che il presidente della Comunità Montana Valli del Luinese Marco Magrini, esponente del Nuovo centrodestra, attivi un canale diretto con il ministro della Salute del suo stesso partito Beatrice Lorenzin, per giungere al risultato più utile. L’invito è rivolto anche al consigliere regionale e segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri: facciamo squadra per Cuasso. Da parte mia, di concerto con l’assessorato alla Sanità, non mancherò di battermi per conseguire il risultato più funzionale possibile”.