A Varese espulsioni di cittadini extracomunitari

La questura di Varese e gli uomini dell’ufficio immigrazione proseguono nel lavoro di ricerca dei cittadini irregolari

01 Settembre 2018
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Continua, incessante e proficua, l’attività degli uomini dell’Ufficio Immigrazione che nel corso dell’ultima settimana hanno dato esecuzione, tra gli altri, a tre provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera e a due provvedimenti di espulsione con accompagnamento presso un C.P.R..

Nella giornata di martedì, un cittadino marocchino è stato allontanato dal territorio nazionale in esecuzione di una misura alternativa alla detenzione emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Varese. Condannato più volte per spaccio di sostanze stupefacenti e con a carico numerosi precedenti in materia di immigrazione, all’atto della scarcerazione dalla Casa Circondariale di Busto Arsizio è stato accompagnato dagli agenti alla frontiera aerea di Malpensa, da dove è stato definitivamente rimpatriato.

Il giorno seguente, un cittadino pakistano, rintracciato in posizione irregolare sul territorio, è stato espulso con provvedimento amministrativo. L’uomo aveva presentato istanza di asilo politico in Italia, che tuttavia la competente Commissione Territoriale di Milano aveva rigettato, non riconoscendo alcuna forma di protezione internazionale. Non sussistendo più i presupposti per la regolare permanenza in Italia, il Questore di Varese ne ha ordinato il trattenimento presso il C.P.R. di Torino, dove verranno ultimate le procedure volte al definitivo rimpatrio.

Sempre al C.P.R. di Torino, nella medesima giornata, gli agenti hanno accompagnato un cittadino tunisino, rintracciato in posizione irregolare sul territorio dalla Polizia Locale di Busto Arsizio. Disoccupato e senza fissa dimora, l’uomo è risultato pluripregiudicato per rapina, maltrattamenti in famiglia, false dichiarazioni, inosservanza ai provvedimenti dell’Autorità resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali, ingiuria, produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Dagli accertamenti effettuati è inoltre emerso che l’uomo, con più nominativi, tutti però collegati alla stessa impronta digitale, era stato più volte espulso dalle Autorità di P.S. di Varese, Padova e Bolzano, ma non aveva mai ottemperato agli ordini imposti. Al C.P.R. di Torino verranno dunque ultimate le procedure finalizzate al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

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