Una palazzina per le emergenze e un centro studi per la prevenzione dei rischi naturali e climatici. Il tutto nel nome dell’onorevole Giuseppe Zamberletti, padre della Protezione civile, e del professor Salvatore Furia, ideatore dell’osservatorio astronomico del Campo dei Fiori. È a queste due importanti figure del nostro Paese che il Comune di Varese ha deciso di dedicare la Dacia di villa Baragiola, la struttura sita in uno dei parchi più belli della città, che da oggi diventa una base operativa della Protezione civile nazionale oltre che sede del famoso Centro geofisico prealpino, che da anni fornisce le previsioni meteorologiche a tutta la Lombardia. Alla cerimonia ufficiale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giancarlo Giorgetti, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e il sindaco di Varese Davide Galimberti. Centinaia anche i cittadini, oltre alle diverse autorità civili e militari, che hanno voluto essere presenti a questo importante momento per la città.
“Oggi realizziamo il sogno dell’onorevole Zamberletti – afferma il sindaco Davide Galimberti – più volte infatti, prima della sua scomparsa, avevamo parlato dell’opportunità di realizzare un centro documentale e per le emergenze proprio in questi spazi. Unirlo poi al centro geofisico, e farlo in memoria di un’altra importantissima figura come Salvatore Furia, concretizza ancora di più il pensiero di Zamberletti. Varese dunque rende il giusto omaggio a due grandi varesini e si accredita ancor più a livello nazionale, grazie a un progetto all’avanguardia che porterà la nostra città in prima linea nella gestione delle emergenze”.
Dopo il taglio del nastro, che ha ufficialmente inaugurato la struttura, è stato inoltre firmato un protocollo d’intesa tra il Comune di Varese e la Protezione civile nazionale. Il documento ha dato il via così a un ampio progetto che da oggi trasforma la Dacia di Varese in una “palazzina delle emergenze”, dove trovano posto il Centro geofisico prealpino e, appunto, un centro studi della Protezione civile con regia a livello nazionale. Il Comune, infatti, mette a disposizione del Dipartimento la Dacia di Villa Baragiola, concedendola a titolo gratuito per 6 anni, con la possibilità di rinnovare l’accordo anche in seguito.
“L’accordo siglato oggi, tra noi e il Comune di Varese – ha detto il capo dipartimento Angelo Borrelli – sarebbe stato certamente gradito all’onorevole Zamberletti. Grazie a questa intesa, infatti, potremo contribuire a diffondere, ancora di più, la cultura di protezione civile nel nostro Paese e lo faremo coinvolgendo cittadini, studenti, volontari ed enti locali. Faremo sistema, insomma, come siamo abituati a fare e come tante volte ci ha chiesto di fare Zamberletti, che sarebbe particolarmente felice anche perché il centro studi documentale, che da oggi inizia a prendere forma, avrà la sede nella sua amata Varese e opererà in stretta sinergia con il Centro geofisico prealpino, proseguendo un percorso da sempre stimolato da Giuseppe Zamberletti e realizzato insieme al fondatore del Centro, Salvatore Furia”.
Nel nome del padre della Protezione civile, onorevole Giuseppe Zamberletti
L’obiettivo principale del protocollo firmato oggi tra il Comune e la Protezione civile è quello di portare avanti la discussione sul pensiero dell’onorevole Zamberletti, realizzando nella Dacia un centro che contenga tutte le informazioni e documentazioni relative all’attività svolta a partire dall’anno 1977 proprio da Zamberletti, “padre” della Protezione civile italiana. Il tutto al fine dell’accrescimento della conoscenza e con il coinvolgimento attivo di popolazione, studenti, volontariato ed enti locali del territorio. Inoltre, il Comune e il dipartimento di Protezione civile organizzeranno annualmente un convegno nazionale a Varese in memoria e ricordo di Giuseppe Zamberletti.
Il ruolo delle previsioni nelle emergenze: il Centro geofisico prealpino
All’importante lavoro della Protezione civile si affiancherà anche quello del Centro geofisico. L’associazione nel territorio provinciale, regionale e nazionale si occupa di meteorologia, sismologia e di studi scientifici e ricerche nei settori attinenti agli eventi naturali, tali da essere considerati complementari e funzionali allo svolgimento delle attività di protezione civile comunali. Anche in questo caso, grazie ad un accordo stretto con il Comune di Varese, il centro geofisico troverà spazio nei locali della Dacia di Varese, portando avanti il proprio lavoro insieme alla protezione civile.
Si concretizza così quella sinergia tra la Protezione civile ed il Centro geofisico prealpino, frutto proprio del pensiero di Giuseppe Zamberletti che, in più occasioni, aveva riconosciuto l’importanza delle previsioni meteo nella programmazione dei soccorsi e nella capacità di prevenire rischi per la popolazione. In particolare fu ricordato più volte il ruolo che il Centro Geofisico Prealpino, con il suo fondatore Salvatore Furia, ha avuto nei terremoti del Friuli e dell’Irpinia.