
L’Università dell’Insubria aderisce alla terza edizione della Notte europea della geografia promossa dall’Unione Geografica Internazionale e dall’Associazione delle Società Geografiche Europee e, in Italia, dal Coordinamento delle associazioni geografiche nazionali: una iniziativa che punta a divulgare la geografia e i suoi aspetti più inusuali, ludici e a volte conviviali, con eventi che si svolgono al di fuori delle sedi accademiche.
L’appuntamento, in contemporanea in Europa e in Italia (dove si contano 53 iniziative) è per venerdì 5 aprile a Brinzio, uno dei più caratteristici borghi rurali della provincia di Varese, inserito nel Parco Regionale Campo dei Fiori: i docenti della neonata cattedra di Geografia, del corso di laurea in «Storia e storie del mondo contemporaneo» lo hanno scelto per ospitare una serata dedicata al rapporto e al dialogo fra la città e la campagna, «due mondi che storicamente si attirano e si ricusano, che sembrano così lontani e indipendenti come i paesaggi stereotipati che li raffigurano, e invece sono inseparabili nel loro complesso continuum, storico, politico e territoriale», come spiega Giuseppe Muti. In particolare «Brinzio incarna perfettamente il mondo culturale della campagna, che convive con quello cittadino in una costante rivoluzione lunare di attrazione e negazione».
Si inizia alle 16 con un’apertura speciale e gratuita del Museo della cultura rurale prealpina di via Trieste 24. Sempre alle 16, visita guidata nel borgo, tra i cortili e le suggestive botteghe del recente passato, dall’antico lavatoio alla bottega del fabbro, dall’essiccatoio delle castagne alla tettoia del maniscalco in riva al torrente.
Alle 17 è in programma «Fra campagna e città: luoghi e racconti della cultura rurale prealpina», che è anche il sottotitolo dell’evento: un dialogo aperto fra docenti e ricercatori dell’Insubria e i custodi delle tradizioni del borgo, con il sindaco di Brinzio Sergio Vanini, Roberto Piccinelli del Museo della cultura rurale, il filosofo Fabio Minazzi, lo storico Andrea Candela, la storica dell’arte Serena Colombo, il geografo Giuseppe Muti e alcuni membri dell’Associazione Insegnanti di Geografia di Varese.
Alle 18.30 proiezione del film «Il ragazzo di campagna» di Castellano e Pipolo, cult movie del 1984 di cui è protagonista il luinese Renato Pozzetto: il dibattito finale è condotto dal critico Andrea Bellavita e dallo storico Antonio Maria Orecchia.
Alle 21 si chiude con «Sapori e canzoni della cultura rurale prealpina»: una degustazione di salumi, formaggi e vino del territorio nel cortile del museo, in collaborazione con il circolo ricreativo brinziese Ur Grüpp, attivo dal 1874; solo per la degustazione è richiesto un contributo di 10 euro ed è gradita la prenotazione a geografia@uninsubria.it; in caso di maltempo si tiene nella sala grande del Comune.