Marco Pinti è stato riconfermato segretario cittadino della Lega Nord di Varese. Risultato più che scontato, visto che era candidato unico. E il fatto di non andare a “scontro” è stata una decisione presa dalla sezione in vista del periodo politico difficile da affrontare e dalla necessità di dimostrare compattezza di fronte agli alleati.
Perché adesso, a un anno e mezzo dalla fine del mandato, inizia la vera sfida. Lo spiega bene Pinti, che a congresso finito sottolinea come, già nei prossimi giorni, verranno presentati all’amministrazione e agli alleati di governo tre temi sui quali la Lega pone una sorta di “prova di fiducia” propedeutica per portare avanti l’alleanza di centrodestra. Altrimenti, nel 2016, il Carroccio potrebbe anche andare da solo alle elezioni.
«Il primo tema importante sul quale dobbiamo accelerare è quello che si può sintetizzare nello slogan “Prima i nostri” – spiega Pinti – prima i nostri nei servizi sociali, nei servizi pubblici in generale, farlo subito, come Comune, ogni volta che questo è legale, e c’è una giurisprudenza che permette a volte di fare questo, delle corsie preferenziali per i residenti. Quando questo non è possibile dobbiamo denunciarlo, perché siamo di fronte ad un “razzismo al contrario”».
Quindi il secondo punto «che esce da questo congresso con forza nei confronti della città, ma anche degli alleati di governo, o dell’alleato di governo perché lì bisogna capire se sono uno o due partiti, è il sostegno al referendum per l’abolizione della Riforma Fornero. E infine la sicurezza.
Su questi punti si possono costruire i presupposti per andare oltre il 2016 con questa compagine».
In caso contrario?
«In caso contrario ce ne occuperemo. Ma questo è il presupposto. Noi non abbiamo paura di andare da soli, questo l’abbiamo sempre detto e dimostrato.
Noi abbiamo un’idea di città. Siamo una comunità che guida da più di vent’anni questa città, con le sue idee.
Qui abbiamo fatto vent’anni di amministrazione che hanno trasformato Varese in positivo. Prima, come diceva Montanelli, c’era il “deserto ben attrezzato”. Oggi ci sono polemiche, ma sono su cose che stanno succedendo. Il cantiere parte, no parte, c’è troppa movida… ma le cose si muovono. E di questo bisogna dare atto al sindaco Attilio Fontana, che si è trovato nel periodo peggiore, con i tagli di fondi».
E Pinti aggiunge poi che la prossima nomina di Mauro Morello, assessore dell’Udc, a vicesindaco dovrà essere subordinata «sempre all’accettazione di questi punti alla nascita del loro partito unico di centrodestra. Io voglio un solo gruppo, un solo capogruppo e un solo coordinatore esterno con cui confrontarmi».