
La politica di progressivo svuotamento dell’Ospedale di Cuasso al Monte è sinonimo di cecità organizzativa nel comparto sanitario varesino mentre, al contempo, prolifera la tendenza al convenzionamento che significa in termini molto semplici, favorire la sanità privata. Ciò è molto più grave in quanto la pratica del convenzionamento avviene nel momento in cui, nel caso specifico di Cuasso al Monte, su 90 posti letto disponibili e accreditati se ne occupano solo una trentina. Ed è tanto più grave in quanto negli ultimi anni, nonostante corposi investimenti per l’ammodernamento e l’adeguamento delle strutture, si è via via svuotato dall’interno la funzione di presidio tipico di Cuasso. Oggi quell’Ospedale deve tornare ad assumere il ruolo che gli è sempre stato proprio, punto di riferimento per la riabilitazione, in tutte le forme in cui si declina la riabilitazione medica.
Accanto alle competenze acquisite nel tempo, alla specificità del territorio – un’oasi verde particolarmente indicata per le degenze riabilitative soprattutto broncopolmonari e cardiovascolari, circostanza unica nel panorama sanitario pubblico varesino – Riva Destra ritiene indispensabile riproporre una serie di servizi di prevenzione che abbiano come bacino di riferimento le due Valli rispetto alle quali l’Ospedale è centrale, la Valganna e la Valmarchirolo. Accanto al servizio prelievi già attivo ma poco conosciuto e pubblicizzato, perché non reinserire una serie di offerte diagnostiche che eviterebbero da un lato il sovraffollamento del “Circolo” dall’altro il ricorso ripetuto al convenzionamento con cliniche o centri specialistici convenzionati. La priorità va riconosciuta all’offerta pubblica.
In terzo luogo Riva Destra chiederà di verificare l’economicità e la regolarità di due operazioni recentemente condotte presso l’Ospedale di Cuasso: la chiusura della cucina interna dopo lavori di ristrutturazione, con appalto affidato a società esterna e i cui costi sembrano essere superiori; e la gestione-calore con affidamento a società esterna, con un esborso maggiore per le casse della sanità pubblica.
Ci chiediamo a chi giova questa politica di accentramento e congestionamento del “Circolo” e il progressivo, costante, ripetuto svuotamento di professionalità e servizi cui è stato fatto oggetto l’Ospedale di Cuasso al Monte.
Un’ultima nota riguarda le situazioni di degrado più volte denunciate dalla stampa locale in Ospedali della Provincia. In una delle poche giornate serene che la primavera e l’estate scorse hanno regalato, in occasione di un’escursione alle linee della “Cadorna”, attraversando lo spazio esterno ospedaliero, abbiamo avuto modo di constatare come la manutenzione del verde intorno all’Ospedale di Cuasso sia lodevole. Al proposito poiché più delle parole contano le immagini, alleghiamo due foto scattate in occasione del nostro passaggio.
Riva Destra Varese