
30 anni vissuti pigiando sui pedali, e non solo metaforicamente: Fiab Ciclocittà Varese compie trent’anni e festeggia il traguardo non solo raccontando la propria storia, ma confrontandosi con l’amministrazione sullo “stato dell’arte” della mobilità ciclistica in città.
Per questo, sabato mattina, i soci storici di Fiab Varese, e in particolare il presidente Leonardo Savelli, si sono confrontati con l’assessore ad Ambiente, Benessere e Sport Dino De Simone, che nel pomeriggio, insieme al collega Andrea Civati (delega, tra le altre, alla Mobilità), ha accompagnato gli “amici della bicicletta” in un giro su due ruote per Varese. Non solo: i trent’anni di FIab Ciclocittà sono stati anche l’occasione per mettere nero su bianco lo status quo, attraverso una mappa tematica che riporta tutte le piste ciclabili presenti a Varese. Un punto i partenza, uno stimolo per capire come migliorare la situazione.
«Il “ritardo culturale” che gran parte d’Italia sconta per quanto riguarda la mobilità attiva a Varese è evidente – dice Leonardo Savelli – ma noi non ci facciamo abbattere, e continuiamo la nostra battaglia locale in rete con le sezioni Fiab nazionali, per trovare sempre nuove strade che favoriscano l’abbandono dell’auto».
Dino De Simone riporta le idee della giunta guidata da Davide Galimberti sul tema “bici urbana”: «La bicicletta è un mezzo di trasporto efficace ed efficiente, un modo di muoversi in la città rispettoso dell’ambiente, dello spazio urbano, di sé e degli altri. È una scelta intelligente, che un Comune attento non può che impegnarsi ad incentivare. Il progetto “Varese si Muove”, che è la messa in pratica delle idee dell’attuale Amministrazione, va proprio in questa direzione, ma non solo. Stiamo lavorando a diversi bandi di finanziamento sul tema, per riuscire a realizzare progetti anche ambiziosi, come la Ciclovia dell’Olona: un progetto interreg, in collaborazione con la Svizzera e con tanti enti lungo tutto l’asse del fiume, che permetterebbe di ampliare le iniziative legate, ad esempio, al bando ministeriale che ci siamo appena aggiudicati per i percorsi casa-lavoro e casa-scuola. Vogliamo lavorare anche sull’incentivo alle biciclette elettriche, per sconfiggere l’obiezione su “troppi saliscendi” tipici del nostro territorio».
Daniele Zanzi, vicesindaco, è intervenuto “a sorpresa”: «Da ciclista ostinato, mi rendo conto che ci sono tante piccole cose, dalla segnaletica dedicata alle bici ad azioni più culturali».
Varese si Muove, al centro di dure polemiche nei mesi scorsi, è apprezzato da Fiab: «Pensiamo sia una buona iniziativa – die Savelli – ma c’è ancora tanto da fare, e la mappa che presentiamo oggi lo dimostra. Le piste ciclabili, eccezion fatta per quella che gira intorno al Lago, sono poco più che un simbolo. Pochi metri tracciati senza un vero sistema in testa. Stiamo aspettando che venga attuata quella tra le stazioni, la stazione di Casbeno e la zona di Capolago: lì sì che si farebbe un passo avanti».
«Del resto – concludono gli attivisti Fiab – il paradigma dell’auto che non si può toccare è destinato ad essere sconfitto dai fatti. Un po’ come il fumo nei ristoranti: sembrava fosse intoccabile, invece è stato realizzato con grandi benefici per tutti».