
Molti dei pendolarli che quella mattina erano a bordo del convoglio e ne sono usciti illesi, portano ancora oggi le ferite morali di quello che successe. A mesi di distanza dall’incidente, erme un dato che non era ancora stato considerato.
E’ il Corriere della Sera a riportare un bilancio nuovo relativo a quella mattina: sono decine e decine i pendolari che oggi vivono ancora con incubo l’idea di salire a bordo di un treno e hanno cercato quindi l’assistenza di cure psicologiche e psicoterapeutiche. A prendersi cura di loro c’è il personale della Sipem Sos Lombardia, la Società italiana psicologia dell’emergenza.
Per superare la paura e l’ansia di quel disastro ferroviario, sono in tanti ad aver cercato riparo e aiuto in questo modo: psicologi e psicoterapeuti hanno in cura 37 persone, 22 donne e 15 uomini, alcuni di loro sono stati “dimessi”, ma per altre persone il lavoro da fare sarà ancora lungo.