
Lawrence Carroll, esponente di spicco dell’arte contemporanea, presenta al Museo una sessantina di opere (molte inedite) dagli esordi ai nostri giorni. Una sorta di autobiografia artistica, costituita dall’artista appositamente per gli spazi della casa-museo.
La mostra «I Have Longed To Move Away. Lawrence Carroll, Opere/Works 1985-2017» è la prima esposizione monografica dedicata da un museo svizzero al noto artista americano di origini australiane Lawrence Carroll (1954*). Essa è costruita nei minimi dettagli come una sorta di autobiografia predisposta nelle sale della casa-museo ottocentesca, e presenta opere selezionate dagli esordi fino ai nostri giorni. Attraverso l’allestimento essenziale e mirato, vengono evidenziate le sottili tematiche ricorrenti nel lavoro di Carroll, come pure gli snodi dai quali hanno preso avvio nuove ricerche all’interno di un corpus coerente nel complesso, ma costantemente modulato con minute e raffinate variazioni tematiche e di tenore espressivo. Ne risulta un raffinato percorso, che chiede di essere fruito dal visitatore con attenzione e tranquillità, accompagnato in questo processo di avvicinamento a una poetica molto personale dalle parole dell’artista stesso, raccolte in una agile e personale guida.
Accompagna la mostra un catalogo riccamente illustrato, che racchiude testi dei critici David Carrier, Barbara Catoir, Lara Conte, Petra Giloy-Hirtz oltre alla presentazione di Gianna A. Mina, Edizione 5 Continents Editions.
All‘inaugurazione, alla presenza dell’artista, interverranno la curatrice e Lara Conte, storica dell’arte e autrice di uno dei saggi in catalogo, e vi saranno intermezzi musicali eseguiti dal sassofonista Alan Rusconi.