Rete per il contrasto della violenza sulle donne: arrivano nuove adesioni

Altri ventuno Comuni e l’università di Lugano si aggregano agli enti già attivi

15 Ottobre 2015
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Violenza

Nuove adesioni al Tavolo territoriale di coordinamento del Protocollo di intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne.
Oggi il prefetto Giorgio Zanzi, il sindaco Attilio Fontana e l’assessore a Famiglia e Persona Enrico Angelini hanno convocato la rete che si è ampliata rispetto al periodo in cui è stata creata, nel 2013: gli aderenti sono 27, il Comune di Varese come capofila, Procura, Prefettura, Tribunale, Questura4 ambiti distrettuali con 42 Comuni (Distretti di Varese, Sesto, Somma e Tradate), i Comuni di Gallarate e Marnate, Ufficio Scolastico, Consigliera di Parità, Asl, Azienda Ospedaliera di Varese, AO di Gallarate, Cgil, Cisl, Uil, Fondazione Felicita Morandi, Associazione Eos, Associazione Tutela la Persona, Associazione Amico Fragile, Associazione Icore di Gorla Maggiore, Associazione Donna Sicura di Travedona Monate, Associazione Filo Rosa Auser di Cardano al Campo.
«Sono arrivate nuove richieste – ha spiegato l’assessore Angelini -: gli ambiti distrettuali di Azzate con 14 Comuni e di Castellanza con 7 Comuni, e l’Università Ludes di Lugano. La rete quindi lavora a livello sovra comunale con un grande impegno. Oggi è la prima riunione con tutti i sottoscrittori. Il prossimo step, per il territorio di Varese, riguarda la sottoscrizione di un Protocollo operativo. La rete rappresenta senza dubbio un modello: l’area interessata comprende ben 350 mila abitanti».

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