
Il primo episodio ha coinvolto una donna di novant’anni, immobilizzata e imbavagliata da due malviventi. L’altro riguarda un uomo di ottantadue anni truffato e derubato da un uomo, che ha finto un malore.
A Legnano nel pomeriggio di giovedì 12 febbraio, la novantenne ha aperto la porta della propria abitazione a due uomini, che affermavano di dover consegnare un pacco postale. I due falsi corrieri, senza dare dato tempo alla donna di capire cosa stesse succedendo, l’hanno immobilizzata e imbavagliata. Gli uomini hanno messo sotto sopra l’abitazione alla ricerca di gioielli e denaro, ma si sono dovuti accontentare di un magro bottino: appena 20 euro. Non avendo trovato ciò che gli interessava, i due malviventi sono fuggiti, lasciando la donna imbavagliata e legata. Fortunatamente la donna, dopo poco, è riuscita a liberarsi e a chiamare aiuto. I vicini accorsi sul posto hanno chiamato la Polizia, che ha subito aperto un’indagine, supportati dall’aiuto della Scientifica.
A Busto Arsizio, invece, un ottantaduenne ha notato un uomo, italiano di cinquant’anni, accasciarsi nell’atrio del palazzo e si è immediatamente precipitato a soccorrerlo. L’anziano stava rientrando a casa, dopo essersi recato in Banca a prelevare 800 euro, e non aveva notato l’uomo che lo stava osservando da lontano. Il cinquantenne si era messo a pedinare l’anziano, insieme a un complice, e non appena l’anziano è entrato nell’atrio della propria abitazione ha finto un malore. Mentre l’ottantaduenne si apprestava a soccorrere l’uomo, nell’atrio è entrato il complice del malvivente che, mentre fingeva di aiutare l’uomo, ha sottratto dalla tasca della giacca dell’anziano la somma di 800 euro. Non appena l’uomo ha finto di riprendersi il complice si è dileguato in tutta fretta. Invece, l’uomo che ha finto il malore, dopo essersi avviato zoppicando all’uscita del palazzo, si è allontanato tranquillamente, mentre l’anziano lo osservava preoccupato. Poco dopo, l’anziano si è accorto del furto subito e ha capito di essere stato truffato. Subito ha sporto denuncia ai Carabinieri, non nella speranza di recuperare i propri soldi, ma di evitare che altri anziani subiscano in futuro quest’imbroglio.