
La percezione di una città pericolosa è lontana dalla realtà dei fatti. Esistono, come ovunque, delle criticità che non vanno sottovalutate, ma le azioni di mantenimento dell’ordine devono essere precedute e accompagnate da investimenti nel sociale, che facciano prevenzione e fungano da controllo reale ed efficace, non inutilmente repressivo.
Questa è la visione su cui convergono Progetto Concittadino e il vicesindaco Daniele Zanzi, protagonista martedì 4 aprile della seconda serata del ciclo #10×9=Varese, l’iniziativa di Progetto Concittadino grazie alla quale i Varesini diventano protagonisti, attraverso le loro domande, di un dialogo tra l’amministrazione e la città. Una visione condivisa dal gruppo civico, che non ha però risparmiato osservazioni e proposte all’assessore “di turno”.
Il vicesindaco ha risposto alle domande presentate da Paolo Bossi, delegato della lista civica nella commissione consiliare competente, su temi come contrasto al gioco d’azzardo, attenzione alle periferie, partecipazione dei cittadini, nuovo regolamento di polizia urbana, attuazione del programma.
A fine serata, il voto del consigliere comunale di Progetto Concittadino, il professor Enzo Laforgia: «Un voto certamente positivo Con un appunto: per ridurre la distanza tra la percezione e la realtà è opportuno non farsi imprigionare da chi vuole costruire un clima di paura e diffidenza. Siamo d’accordo sulle azioni, occupiamoci però anche del linguaggio con cui si esprimono questi concetti».
Le parole da usare, insomma, devono essere quelle giuste, per sottolineare come Varese non sia nello stato d’emergenza troppo spesso descritto, ma una città come tante, dove le urgenze si possono evitare con una politica intelligente, di prevenzione.