Varese: “Un Bilancio che ipoteca il futuro della città e svende il nostro patrimonio”

Dal mutuo per finanziare la parte comunale per l’ex Caserma Garibaldi, alle alienazioni patrimoniale ”per finanziare opere propagandistiche”. E nei prossimi anni ”il Patto di stabilità verrà sforato”

07 Aprile 2015
Guarda anche: PoliticaVarese Città
Conte Mirabelli

“Un bilancio da fantascienza”. Che tuttavia, secondo il Pd, avrà ripercussioni negative nei prossimi anni. “Con il rischio per i cittadini di un aumento delle tasse”.

“E’ un bilancio propagandistico ed elettorale – attacca il capogruppo Fabrizio Miabelli – che promette tutto quello che non è stato fatto dal 2006 ad oggi. Un bilancio che ipoteca il futuro, basato sull’alienazione di 6,7 milioni di euro di azioni di A2a. Non abbiamo presentato molti emendamenti, ma solo alcuni significativi in alcuni settori. Il bilancio contiene opere come il parcheggio alla Prima Cappella, parcheggio Villa Augusta e Villa Mylius. Che secondo noi vanno tolte”.

NOTA AI REVISORI DEI CONTI

“Un bilancio inqualificabile. Una sberla alla città, alle casse del Comune ed ai varesini nel disperato tentativo di mutare l’immagine negativa che ormai quasi tutti hanno dell’Amministrazione Fontana” sottolinea il vicecapogruppo Luca Conte. Tanto che “manderemo una nota ai Revisori dei conti sul di rischio sforamento del Patto di stabilità e sulla vendita di azioni”.

“I numeri parlano chiaro – continua Conte – da un lato si continua a prevedere testardamente e vincolare fondi per opere ormai bocciate dal tempo e dai varesini, quali i parcheggi della Prima Cappella e di Villa Augusta; dall’altra si svende in due anni l’ultimo tesoretto del Comune per opere “elettorali”, quali le asfaltature dimenticate per un decennio ed estratte, guarda caso, proprio ora dal cappello”.

CANTIERI SOTTO ELEZIONI

“Non siamo certamente contrari alle asfaltature previste, che proponiamo tuttavia di finanziare con lo stralcio delle citate opere inutili, ed a tal proposito ci chiediamo come mai si intravvede la pressante necessità di far partire i cantieri proprio a due o tre mesi dalla tornata elettorale.
Ci chiediamo poi perché proprio nell’anno in cui il governo Renzi ha dimezzato il saldo obiettivo del Patto di stabilità consentendo anche al Comune di Varese di operare maggiori investimenti e quindi quando meno sarebbe necessario alienare, si ipotizza di svendere a meno di un euro azioni acquisite a 2 euro e 53.
Perché poi rinunciare ai dividendi che annualmente portano nelle casse di Palazzo Estense quasi 700.000 euro”.

MUTUO PER L’EX CASERMA

“Infine ci chiediamo da dove derivi l’esigenza, a seguito di entrate straordinarie così ingenti e senza precedenti, di accendere un mutuo di 3,2 milioni di euro per finanziare il contributo comunale alla ristrutturazione della Caserma Garibaldi, se non dalla necessità di spendere tutto lo spendibile nei prossimi 12 mesi pre elettorali, indebitando e svendendo.

Vendere le azioni A2A potrebbe avere un senso solo destinandone i proventi ad opere uniche ed irripetibili, ad investimenti strategici o forieri di razionalizzazione e risparmi futuri. Svendere la riserva patrimoniale (quella riserva che già negli esercizi 2013 e 2014 ha, in extremis, consentito di non sforare il Patto di stabilità) per opere di normale amministrazione rappresenta una gestione dissennata che i varesini pagheranno cara.

Questo bilancio infatti, a legislazione vigente, condanna allo sforamento del Patto nel 2016 o, al massimo, nel 2017. Il combinato disposto delle alienazioni patrimoniali e dell’impatto sul bilancio dell’operazione di Piazza Repubblica rischia di far saltare il banco a causa di chi si preoccupa solo e soltanto dei consensi da ottenere nei prossimi 12 mesi“.

Secondo Conte “i problemi economici che l’ente subirà per l’Accordo di programma si vedranno nel 2017, quando il Comune dovrà infatti pagare 8,7 milioni di euro, ma dal momento che il contributo regionale di 20 milioni è stato tutto inserito nel bilancio 2015, sarà difficile compensare le uscite con le entrate”.

“I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA SI RIBELLINO”

“La nostra denuncia non può tacersi ed invitiamo i consiglieri di maggioranza a prendere le distanze da queste scelte dissennate. Nel 2016 alcuni di loro non saranno forse più consiglieri, ma resteranno tuttavia cittadini di Varese e come tali ne pagheranno le conseguenze”.

Tag:

Leggi anche: