Il voto sul Pgt divide Forza Italia. E porta alla luce quelli che sono ormai i nuovi equilibri all’interno del partito.
La decisione di appoggiare la proposta del Pd sulla perequazione (leggi qui), anziché portare avanti la stessa identica opzione, presentata a firma dei consiglieri comunali di Forza Italia Domenico Battaglia, di Ncd Stefano Crespi e della Lega Nord Roberto Parravicini, ha fatto infuriare la maggioranza del gruppo consiliare azzurro. Per la precisione, oltre a Battaglia, si sono schierati contro quest’accordo, che sarebbe stato siglato a livello provinciale, anche Giacomo Cosentino, Piero Galparoli e Fabio D’Aula.
Mentre il capogruppo Ciro Grassia e il presidente del consiglio comunale Roberto Puricelli, che è anche coordinatore cittadino di Forza Italia, hanno difeso l’accordo.
Un accordo che, secondo gli altri quattro consiglieri comunali, sarebbe stato calato dall’alto, senza che loro venissero consultati.
E se alla fine hanno accettato di votare l’emendamento del Pd, pur ottenendo una piccola modifica per rivendicare la paternità del progetto, ormai questa “crisi” ha definito di fatto due nuove aree interne al partito. Il gruppo dei quattro rappresenta un’area che non sembra più intenzionata ad accettare quelle che vengono apertamente definite “ingerenze” da parte “di esponenti extravaresini”. E di fatto, dopo questo voto, è nato un nuovo fronte all’interno del partito.
Che rappresenta la maggioranza del gruppo consiliare: quattro esponenti su sei. Che si trovano, tuttavia, sottorappresentati in termini di cariche di partito, dal momento che sono proprio gli altri due consiglieri, Grassia e Puricelli, ad avere le due cariche primarie: il capogruppo e la segreteria cittadina.
Se la nuova “corrente” rivendicherà maggiore peso decisionale, lo vedremo solo nelle prossime settimane. Per il momento, è ancora presto, anche se i primi passi sono stati mossi verso una nuova Forza Italia.