“Varese respira… se cambia”: il Movimento 5 Stelle presenta il suo candidato sindaco

Intervista ad Alberto Steidl, candidato per il movimento di Beppe Grillo alle prossime amministrative, scelto attraverso consultazioni primarie online. Il programma per Varese si concentra sull’ecosostenibilità e punta a un cambiamento ”radicale” delle politiche sui trasporti e sull’urbanistica

07 Marzo 2015
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comune varese palazzo estense

L’Eco-Sostenibilità ambientale e la solidarietà sociale devono diventare le parole d’ordine per approdare a un “rinascimento” di Varese. Un governo 5 stelle consentirà ai varesini di essere messi nella condizione di poter accedere, partecipare ed essere attori protagonisti di questo nuovo paradigma”.

Alberto Steidl, architetto, è il candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Varese del 2016. Una scelta fatta con ampio anticipo, quella dei grillini varesini, attraverso primarie online, alle quali hanno partecipato tre candidati.

Steidl

 

Varese appare come una città che ha perso la propria vocazione da decenni, dopo la deindustrializzazione. E non sembra averne ancora trovata un’altra. C’è una formula per “salvarla” dal diventare città dormitorio? 

Varese deve tornare ad essere fiore all’occhiello e punto di riferimento (per tutta la Lombardia) per una ritrovata qualità della vita e una riconquistata vivibilità urbana che oggi sembra essere stata perduta per sempre. Varese avrebbe tutte le carte in regola per diventare il polo attrattore regionale di eco-sostenibilità urbana. Per centrare questo obiettivo occorre riscoprire la “sobrietà dimenticata” e contrastare quegli sprechi che quotidianamente si compiono a danno del cittadino.
Ma per evitare sprechi occorre una classe politica (innanzitutto onesta) che rimetta al centro il cittadino, la sua salute, il suo benessere urbano e il bene delle future generazioni. Quanto al processo di deindustrializzazione riteniamo che l’industria tradizionale (almeno quella scampata alla delocalizzazione) debba essere aiutata e/o incentivata a ri-convertirsi in industria ecosostenibile, rispettosa dell’ambiente e del territorio in cui produce. Così deve avvenire anche con l’industria del turismo, del terziario, della cultura e dello sport. Le attività economiche con sede inVarese che dimostreranno di essere state sostenibili, riceveranno dall’amministrazione comunale (attraverso l’elargizione di eco-incentivi) una consistente detassazione dei tributi locali.

 

Dopo i grandi progetti di rivoluzione viabilistica, lanciati a fine anni Novanta, sono pochi i veri cambiamenti che la città ha avuto nella gestione del traffico. Qual è la proposta del Movimento 5 Stelle?

Crediamo sia inutile dare soluzioni fin tanto che il cittadino non sarà anch’egli disposto – per così dire – a collaborare con la pubblica amministrazione, valutando il diverso paradigma che offre la cosiddetta mobilità sostenibile. L’attivazione di proposte solitarie e unidirezionali non conduce da nessuna parte e vanifica, di fatto, ogni buona intenzione.
Se la prossima Giunta sarà 5 stelle promuoveremo ogni sforzo possibile per incentivare l’uso e il servizio del mezzo pubblico, che, progressivamente, dovrà essere rimpiazzato da mezzi a zero emissioni, prospettiva fino ad oggi ignorata dall’attuale giunta municipale. La ciclabilità per il collegamento con il centro della città deve essere resa possibile e potenziata senza indugi. Anche qui la partecipazione pro-attiva dei fruitori delle piste ciclabili può dare spinta e risoluzione al problema. Inoltre metteremo in campo un’imponente politica – senza precedenti in Italia – per l’incentivazione (attraverso la “rottamazione”) di auto private a basso impatto ambientale e a zero emissioni, disincentivando l’uso di quelle ad alto impatto ambientale (ZonaStellata), dando finalmente seguito al condiviso principio comunitario del “chi inquina paga”.

Preso atto che l’inquinamento di un’auto non è solo atmosferico e acustico (componente ambientale) ma anche da traffico (componente dimensionale), vorremmo far sapere al cittadino che la circolazione dei mezzi a ridotto ingombro (city car, quadricicli, ciclomotori, moto, bici) a zero emissioni, meglio si adattano alle nostre strade dando spazio anche alle biciclette. Tutto ciò forse non sarà sufficiente a risolvere definitivamente il problema del traffico a Varese, ma un cambio di mentalità corroborato da eco-incentivi e disincentivi alla circolazione, certamente contribuirà a diminuirne l’intensità anche dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria.

 

Sul fronte urbanistico, l’attuale amministrazione, e anche quelle precedenti, hanno puntato quasi tutto sulla riqualificazione di piazza Repubblica. Cosa ne pensa dell’Accordo di programma, che da molte parti criticano?

Anche in campo urbanistico abbiamo in serbo grandi novità che certamente torneranno a vantaggio delle future generazioni e della vivibilità dell’intera città. Se saremo noi a governare la città, effettueremo una variante all’attuale Piano di Governo del Territorio col preciso scopo di arrestare il fenomeno della cementificazione (almeno quella non ancora concessa) e del connesso consumo di suolo. Lasceremo invece assoluta libertà di azione da parte del privato cittadino alle ristrutturazioni edilizie, purché eseguite nel rispetto dell’innovativo regolamento edilizio (di ultima generazione) che, dopo essere già in uso in quattro comuni della provincia, intendiamo applicare anche a Varese: RECENS21 (Regolamento Edilizio e CErtificazione ENergetica e Sostenibile del 21° secolo).

 

L’ecosostenibilità al primo punto, insomma…

Infatti. La novità assoluta di tale regolamento sarà determinata dalla possibilità di avere ecoincentivi (detassazioni locali) commisurati al grado di eco-sostenibilità degli interventi edilizi (stellatura degli edifici) fino a giungere alla completa esenzione degli oneri concessori nei casi di eccellenza, come nel caso di adesione al progetto GRECO (Gratuita Ristrutturazione Edilizia COnvenzionata). In termini vocazionali ed urbanistico-edilizi siamo convinti che il progetto potrà generare una grande opportunità di recupero e riqualificazione economica ed edilizia dei rioni varesini, a costo quasi zero per il cittadino, senza alterare la matrice storica ed urbanistica della città, e soprattutto senza consumo di suolo.

 

Tornando all’Accordo di programma…

Occorre molta attenzione affinché il poco denaro pubblico sia impiegato per progetti massimamente utili alla gente, capaci di ridare attrazione e impulso alla città, e meno utili alla partitocrazia, più preoccupata ad apparire che a dare risposte concrete e necessarie. Nel contesto dell’attuale crisi il Masterplan di P.zza della Repubblica lo vediamo come una colossale “operazione spreco” che nulla aggiunge al patrimonio collettivo della città ed anzi dis-toglie 34 milioni di euro di denaro pubblico a cose ben più utili ai cittadini (penso agli ultimi ma non solo). Speriamo se ne accorgano, ma soprattutto speriamo siano disposti a sostenerci in questa operazione di ravvedimento, di contrasto allo spreco e al mal governo, magari condividendo la nostra proposta alternativa, ossia di concentrarsi maggiormente sul destino della ex caserma Garibaldi riducendo di oltre 2/3 l’impegno di spesa previsto. In verità, dando voce ai bisogni reali della città e dei cittadini, il nostro interesse è focalizzato su un Masterplan di ben altra natura e valenza, che vedrà recuperata al degrado un’importante area dimessa della città.
E’ un po’ la nostra risposta di buon senso al bisogni reali di Varese, come quello della casa. Ricordiamo che nel 2013 con più di 220 sfratti emessi, Varese detiene il record rispetto al 2012 di regione Lombardia. Anche per questi motivi, proponiamo la pianificazione qui a Varese del Quartiere Solare Eco-sostenibile. Il QSE sarà il primo quartiere cinquestelle certificato RECENS21, sarà il più eco-sostenibile d’Europa e sarà a zero consumo.

Il quartiere sarà formato da circa 200 alloggi residenziali (pubblici e privati) a canone di locazione sostenibile (inclusivo di bollette energetiche e “pieno” auto), dalla cui rendita proverrà un indispensabile sostegno alla spesa per il sociale, e di cui oggi c’è un infinito bisogno affinché nessuno resti indietro. Gli alloggi saranno “attivi”, cioè in grado di produrre più energia di quanto gli utilizzatori saranno in grado di consumarne in un intero anno, e l’energia in eccesso sarà impiegata per la città e per ricaricare a “costo zero” le auto elettriche delle famiglie residenti.

Con l’aiuto di contributi regionali e dei fondi strutturali europei il QSE darà anche un’efficace risposta (soprattutto sostenibile) alla questione delle abitazioni a Varese, ossia al problema degli affitti, alle giovani famiglie in cerca di casa, al problema energetico ed ambientale degli edifici e a quello del recupero dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Ecco questo sarà il nostro Masterplan.

 

Degrado e sicurezza. Due parole attorno alle quali ruota il dibattito politico. Come migliorare Varese?

I progetti che vengono calati dall’alto, troppo spesso non trovano riscontro né nella realtà dei fatti, né nelle aspettative dei cittadini e proprio per questo sono considerati come “corpi estranei” alla città. Per queste ragioni la loro trasformazione in sonori “fiaschi” diventa frequentemente cosa concreta, sperpero di denaro pubblico e, dunque, cosa da contrastare con decisione e risolutezza.

Proprio per questi motivi ci siamo convinti del fatto che il contrasto al degrado e il rafforzamento della sicurezza, possa e debba passare attraverso la partecipazione dei diretti fruitori, ossia i cittadini dei 9 rioni varesini. Tutto ciò potrà essere ottenuto attraverso un’azione innovativa (di natura partecipativa pro-attiva) che noi 5 stelle vorremmo introdurre anche a Varese, ossia il “servizio di prossimità”, a cui i cittadini potranno spontaneamente aderire. E’ infatti nostra intenzion sviluppare tra amministrazione e cittadini/famiglie facenti parte delle aggregazioni rionali, un rapporto di partecipazione collaborativa e di reciproca solidarietà e sostegno, che, in cambio di qualche ora giornaliera da impiegare per lavori socialmente utili, consentirà loro (in regime di assoluta spontaneità) di ricevere dal Comune eco-incentivi commisurati anche alla eco-sostenibilità dimostrata durante l’anno.

L’eco-incentivo che sarà riconosciuto dall’amministrazione comunale, avrà un corrispondente valore economico (di non trascurabile entità), terrà conto del reddito e del quoziente familiare, verrà elargito tramite Eco-Card (o moneta parallela) col proposito di dare sostegno alle famiglie bisognose che ne faranno richiesta. Il credito sarà spendibile per il pagamento di qualsiasi servizio, tariffa o tassa, purché comunali (dall’abbonamento per il trasporto pubblico urbano alla IUC, TASI, TARI, IMU, addizionale IRPEF comunale, parcheggio a pagamento, asilo comunale, ecc.), e sarà estendibile ai familiari a carico del richiedente. Con la messa in campo del “servizio di prossimità” riteniamo di dare ampia risposta anche alle problematiche che investono il degrado e la sicurezza della città.

 

Il parcheggio alla Prima Cappella potrebbe essere utile o hanno ragione i comitati?

In Italia ormai è ricorrente e Varese in tutta evidenza non fa eccezione. Infatti ancora una volta si sono aperte indagini della magistratura per fare chiarezza e accertare la trasparenza dell’affidamento dell’appalto. Questo la dice lunga sia sull’attuale problematicità della gestione delle opere pubbliche, sia sulla necessità di realizzare opere (di non trascurabile entità) su cui i cittadini non hanno potuto esprimersi con l’atto partecipativo più importante che un’Amministrazione comunale può compiere, ossia il referendum popolare consultivo. Riteniamo che la sovranità della città (soprattutto per opere così onerose e importanti) debba tornare ai cittadini. Se a tutto questo aggiungiamo le problematicità ambientali e l’incentivo all’uso del trasporto privato che ne deriva (che invece noi vorremmo disincentivare) arriviamo in conclusione a ritenere che il parcheggio certamente sarà utile per gli attori coinvolti nell’operazione immobiliare ma non sufficientemente utile alla collettività. Hanno quindi ragione i comitati, noi in più ne abbiamo dato dimostrazione di contrarietà anche in consiglio comunale.

 

Uno dei principali problemi degli enti locali consiste nel contenimento della spesa pubblica e nei vincoli del Patto di stabilità. Come riuscire a governare in maniera virtuosa senza abbassare il livello dei servizi?

Il discorso sarebbe davvero lungo ma può essere stigmatizzato in due parole, ossia il problema delle risorse insieme a quello ambientale è diventato ormai “il problema” per le amministrazioni comunali. Occorre trovare il modo (e noi siamo certi di averlo trovato) di incentivare il “cittadino virtuoso”, ossia colui che si renderà partecipe al cambiamento attuando comportamenti ecosostenibili, disincentivando al contempo il “cittadino vizioso”, ossia colui che fa spallucce alla sobrietà e alla sostenibilità. In ogni caso la revisione della spesa si renderà comunque indispensabile e dunque chiunque andrà al governo dovrà imporre qualche rinuncia. Noi 5 stelle con i proventi derivanti dai disincentivi ai comportamenti viziosi, avremo una carta in più per non tagliare almeno i servizi collettivi fondamentali. Più il cittadino sarà ben disposto a riscoprire la sobrietà dei propri stili di vita dimostrandosi virtuoso e morigerato nei confronti delle erosioni ambientali che giornalmente compie inconsapevolmente, e meno troverà traumatico abbracciare questo “nuovo paradigma”, anzi lo troverà molto conveniente. Il Comune 5 stelle offrirà interessanti eco-incentivi in cambio di comportamenti pro-attivi a vantaggio della collettività. Il discorso potrebbe essere riassunto in un nuovo concetto di federalismo capace di ritrovare sobrietà, qualità della vita, risparmio e tutela ambientale, in una parola si introdurrà il “federalismo ambientale”.

 

Un bilancio giunta Fontana.

Per quanto fin qui detto, è una giunta che, non essendo stata capace di attuare né i principi di federalismo fiscale (di cui il Sindaco con la Lega Nord ne facevano una conquista) né quelli ispirati al federalismo ambientale (di cui invece noi 5 stelle ci facciamo portatori), il bilancio non può che essere negativo. Ossia sono stati traditi i propositi e i principi per cui Fontana e la sua coalizione erano stati eletti dai varesini. Avevano promesso che non avrebbero aumentato le tasse e invece le hanno aumentate eccome.

Se i cittadini ce lo consentiranno metteremo in campo 7 parole d’ordine tra le quali la prima è : Ridurre le tasse comunali ai virtuosi. In tempo di elezioni tenteranno di porre rimedio ri-annunciando e ri-promettendo di volerlo fare ma avendo tradito ripetutamente il mandato ricevuto dagli elettori, ed essendo gli amici degli amici nel frattempo incappati in qualche vicissitudine giudiziaria (quella sul parcheggio alla prima cappella è solo la più recente), non avranno più la stessa credibilità. Spero i varesini se ne ricordino perché “sbagliare è umano, perseverare è italico” diceva Grillo. Ma noi siamo fiduciosi, e l’onestà tornerà di moda.

 

E del ventennio di governi di centrodestra?

Il fallimento della Giunta Fontana è riferibile agli ultimi due mandati, ossia dieci anni, ma il fallimento è molto più antico. La dura verità è che il “nuovo paradigma” non è mai stato applicato, semplicemente perché non è chiaro il concetto che sta alla base di tutto questo ragionamento. Per esempio non è affatto chiaro e non può essere dato per assimilato il concetto di sostenibilità, che a sua volta ha molto a che fare col concetto di “olismo”, di “resilienza”, e che ora sta evolvendo nel concetto di “transizione”.

La nostra preoccupazione come gruppo 5 stelle di Varese risiede inoltre nel fatto che gli ideali infusi dalla partitocrazia e che muovono sia centrodestra che centrosinistra, non contengono questi concetti perché è come se si fossero dotati di calamite, e com’è noto i poli di due magneti si respingono. Alla base c’è una cultura di sostenibilità, resilienza e transizione che non può entrare a far parte del bagaglio culturale né del centrodestra né del centrosinistra perché entrambi già pregni della propria cultura. Oggi tutto ciò è degenerato in autoreferenzialità e partitocrazia e pervade senza ritegno la classe politica che non riesce ad andare d’accordo con la meritocrazia. Non può esserci assorbimento da parte di una spugna già intrisa d’acqua stagnante, noi 5 stelle siamo invece una spugna, per così dire ancora “vergine”, impermeabile all’acqua stantia. Non ho mai appartenuto prima dei 55 anni ad alcun partito politico e quando ho deciso di farlo ho scelto il M5S proprio per gli anzidetti motivi, che tra l’altro mi fanno ritenere che il bilancio della partitocrazia (sia locale che nazionale) sia stato decisamente fallimentare.

 

Riassuma in una frase la sua idea di città.

Varese RESPIRA …se cambia”, questo è il motto scelto dal M5S di Varese per le prossime amministrativi 2016-2021 poiché esso riassume molto bene ed efficacemente la nostra idea di città. Varese non ha bisogno di nuove strade, non ha bisogno di nuove rotatorie, di nuovi parcheggi, di superflue o contestate opere pubbliche. Varese non ha bisogno di consumare altro suolo con altro cemento; Varese ha solo bisogno di un’aria nuova, foriera di onestà, modernità e innovazione nel conservare bene ciò che già esiste, e ri-elevando la qualità e la vivibilità di una città che chiede di risorgere.

La frase (che è anche un auspicio) non è casuale. Infatti dal motto deriva l’acronimo del nostro programma amministrativo e che si riassume in 7 parole d’ordine che esplicitano come dovrebbe essere il “nuovo paradigma” di cui si è parlato:

R idurre le tasse comunali ai cittadini virtuosi (coloro che si renderanno partecipi al cambiamento);

E co-Sostenibilità ambientale: urbanistica, edilizia, mobilità, connettività, stellatura, GRECO, QSE;

S olidarietà sociale: sostegno al Lavoro e al Welfare municipale;

P artecipazione: la sovranità della città torni ai varesini;

I nnovazione della classe politica e delle politiche cittadine;

R ifiuti Zero – obiettivo 80% di Raccolta Differenziata;

A cqua Pubblica – obiettivo 50 lit. gratuiti giornalieri per i cittadini virtuosi, bandendo gli sprechi.

Vorremmo fosse chiaro per i cittadini che Varese potrà respirare solo se sarà disposta a cambiare. Diversamente prepariamoci ad una lunga apnea.

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