Varese, Oprandi: “Valorizziamo le fabbriche abbandonate con graffiti”

La consigliera comunale del Pd propone all’amministrazione di abbellire con murales i luoghi ormai i disuso, con la collaborazione di artisti e studenti varesini

09 Giugno 2014
Guarda anche: PoliticaVarese Città
Oprandi comune

Rendere più belle le aree dismesse. Anche con i graffiti. È questa la proposta della consigliera comunale del Pd Luisa Oprandi.

Che ha presentato una mozione alla giunta, per valorizzare quelle aree, presenti in città, che esteticamente lasciano a desiderare perché si tratta di luoghi, prima utilizzati per produzione o commercio, ormai in disuso.

“Varese è una città con uno splendido patrimonio artistico naturale: il verde dei suoi giardini, prati e boschi. Varese è una città d’arte: nei suoi rioni e nelle sue castellanze c’è molto da imparare a scoprire ed apprezzare – scrive Oprandi – ed è una città di artisti: molti i cenacoli di pittura, scultura, associazioni dedicate all’arte, singole personalità di spicco che sono riferimento per l’arte nazionale ed internazionale.
Varese è una città che deve essere richiamo per queste sue particolarità.
Di qui la proposta di chiedere all’Amministrazione comunale di sottoscrivere delle Convenzioni con i proprietari di fabbriche dismesse o di abitazioni abbandonate in stato di degrado, allo scopo di ottenere una liberatoria, valida fino alla sussistenza dell’immobile di proprietà privata oggetto della Convenzione stessa, che consenta di arricchire i muri esterni degli edifici dismessi con opere di affresco o di graffito che riproducano, secondo le tecniche scelte dai singoli artisti: i luoghi effettivamente esistenti prima dell’abbandono, luoghi tipici e significativi del territorio,ambienti naturalistici e paesag gistici che caratterizzano la città”.

Oprandi propone anche il coinvolgimento degli studenti.

“Potrebbero, a tale proposito, essere coinvolti durante il periodo estivo anche gli studenti delle scuole superiori e dell’università, giovani artisti del territorio, come è stato per il bellissimo progetto “SOTTO passo SOPRA i muri”, coinvolgendo anche eventualmente i giovani detenuti”.

E quindi: “Sarebbe questo uno stimolo importante sia di coinvolgimento dei giovani nell’abbellimento della città, sia di diffusione del rispetto per i luoghi simbolo di Varese. Allo stesso tempo sarebbe un bellissimo biglietto da visita per la nostra città, in più parti abbruttita da edifici in stato di abbandono.
Sarebbe quindi utile che gli stessi abitanti dei rioni e  del centro città segnalassero alla Amministrazione i luoghi dove sarebbe
necessario attivare la convenzione con i privati proprietari degli immobili per dare il via al progetto”.

Tag:

Leggi anche:

  • Il nuovo piantone arriverrà il 21 novembre

    In via Veratti arriverà il nuovo piantone, un meraviglioso Ginkgo Biloba di 12 metri di altezza e circa 25 anni di età. La piantumazione è prevista per il 21 novembre. L’intervento di preparazione della sede dove verrà piantato il nuovo albero dureranno circa una settimana. Intanto, fino
  • In consiglio si accende il dibattito sulle “quote rosa” dei parcheggi

    Una discussione molto intensa e prolungata si è tenuta nella giornata di mercoledì 7 ottobre durante la seduta del consiglio comunale, e che si è conclusa con la sostanziale bocciatura della proposta, cosi come esposta dal consigliere comunale della lista Orrigoni, Luca Boldetti: l’estensione
  • Via Magenta. Al via i lavori di restauro del ponte pedonale

    Cento anni, questa è l’età del ponte pedonale che collega la via Magenta a via Nino Bixio. Per festeggiare il centenario dell’opera all’ingresso della città, l’amministrazione darà il via ai lavori di restauro a partire dai primi giorni della prossima settimana. L’intervento si
  • Smantellato Spazio Giovani di via Como, Lega in rivolta: “Sindaco lavora col favore delle tenebre”

    La ditta incaricata del trasloco è già al lavoro, mentre ancora attende risposta l’interrogazione con cui il consigliere della Lega Marco Pinti chiede al Sindaco di riaprire lo Spazio Giovani di via Como, da dieci anni punto di riferimento delle politiche giovanili della città, nonché