Varese, nasce ufficialmente il Parco della Bevera

Sabato mattina, con l’adesione di Arcisate, tutti i comuni coinvolti nel Plis hanno dato il via libera al progetto. Conte (Pd): «La tutela dell’area è fondamentale, anche perché da lì arriva la maggior parte dell’acqua potabile della città»

30 Novembre 2014
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Parcobevera

È ufficialmente nato il Parco locale di interesse sovracomunale della Bevera per tutelare e valorizzare una importante area di pregio faunistico e paesagistico compresa tra i comuni di Malnate, Cantello, Varese, Viggiù, Induno Olona e Arcisate. Il progetto parte all’inizio degli anni duemila senza avere alcun esito.
Viene  quindi ripreso qualche anno fa da un gruppo di residenti di Cascina Mentasti, che avviarono una raccolta firme. L’attuale vicecapogruppo del Pd Luca Conte, allora consigliere di circoscrizione nella numero 5, presentò una mozione in consiglio di circoscrizione per la realizzazione del Plis. La mozione fu approvata all’unanimità. L’assessore all’Ambiente Luigi Federiconi si “innamorò” del progetto, coinvolgendo gli altri comuni interessati ed ottenendo un finanziamento da parte della Cariplo per la realizzazione dello studio di fattibilità.

Il passaggio successivo fu la stesura dello schema di Convenzione tra i comuni, approvata dal consiglio comunale di Varese nel 2012. Nel contempo anche gli altri comuni approvarono lo schema anche se qualcuno con ampio ritardo.
Nel frattempo, con alcune interrogazioni, Conte ha più volte sollecitato il Comune di Varese, quale ente capofila del progetto a richiedere l’approvazione da parte dei Comuni mancanti ricevendo le conferme dei solleciti inviati.
Sabato mattina, finalmente, l’ultimo comune, Arcisate (il cui ritardo è dovuto a questioni legate all’Arcisate-Stabio), ha approvato lo schema di Convenzione e il Plis è finalmente realtà.

«Voglio esprimere grande soddisfazione per la notizia arrivata sabato mattina da Arcisate – spiega Conte – finalmente il Plis della Bevera è una realtà. Un’importante tutela per una zona verde tra le più importanti della città e della provincia, da cui proviene, per altro, gran parte dell’acqua che sgorga dai rubinetti dei varesini. Ora speriamo che si proceda celermente alla stesura del programma pluriennale di interventi, come previsto dalla Convenzione. Invitiamo il Comune di Varese, quale ente capofila, ad attivarsi quanto prima affinché alla creazione formale del Parco segua una intensa e proficua attività di valorizzazione e tutela».

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