Varese, Lattuada sul caso dei cipressi: “Nessuno ha protestato quando migliaia di alberi furono sacrificati per la Pedemontana”

Il consigliere comunale di Busto Arsizio interviene nella polemica, che si sta scatenando a Varese, sul taglio degli alberi. E accusa i contestatori: ‘La vostra non è una battaglia, ma è solo un capriccio’

16 Settembre 2014
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La polemica sui cipressi arriva anche a Busto Arsizio. Il consigliere comunale ex Pdl Checco Lattuada attacca infatti il “comitato” antiabbattimento, scrivendo sulla bacheca dell’evento creato dal consigliere comunale di Movimento Libero Alessio Nicoletti “Sto con i cipressi”.

“Neanche un cane che ha mosso un dito per le migliaia di piante – scrive Lattuada – tra cui molte querce ultra secolari, rimosse per far spazio a pedemontana, opere accessorie e peduncoli vari… questa sarebbe stata una battaglia seria, non quattro cipressi piantumati a caso”.

E Nicoletti risponde: “1. I cipressi non sono stati piantumati a caso. 2. Stiamo facendo questa battaglia. Non ne abbiamo fatte altre? Mi dispiace…”.

E Lattuada: “Dimostravo che questa non è una battaglia….ma un vostro capriccio. Le battaglie per l’ambiente sono altra cosa. Senza offesa. Ognuno la vede come vuole”.

La conversazione tra i due si chiude con un “Esatto…” di Nicoletti. Poi intervengono altri cittadini. E la questione continua a far discutere.

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