
Era atteso tutto il “gotha” del (vecchio e nuovo) centrodestra varesino alla Sala Montanari per un confronto pubblico sulla buona politica a favore del territorio, e le promesse non sono rimaste disattese.
Cattaneo, Comi, Marsico (tornato giusto in tempo dalla vacanza a Parigi), Aliprandi e (ovviamente) Nino Caianiello hanno risposto alle domande del giornalista Matteo Inzaghi di Rete55, nell’intento di riannodare i fili spezzatisi bruscamente il giorno delle elezioni provinciali varesine (quando vinse il centrosinistra con l’appoggio determinante del Nuovo Centrodestra).
PUBBLICO TIEPIDO
Non molti i partecipanti (poco meno di una cinquantina in tutto), la gran parte dei quali dirigenti e amministratori locali; quasi assente la cittadinanza, nonostante l’obiettivo – non celato – fosse quello di riprendere il contatto con il territorio a poco più di un anno dalle attese (forse temute) elezioni amministrative.
OFFERTA DA RIVEDERE?
Nella stessa sala che dieci giorni fa era gremita per la presentazione ufficiale della nuova associazione “Orizzonte Ideale” (formata da amministratori locali e senza “padri nobili”), i cinquanta irriducibili tifosi del centrodestra varesino suonano come un pericolosocampanello d’allarme in vista degli appuntamenti elettorali del 2015 e 2016.
La sensazione è che gli attori (a dire il vero sempre gli stessi degli ultimi vent’anni) siano piuttosto stanchi e forse incapaci di elaborare un’offerta politica attraente, che superi gli schemi già ampiamente bocciati dagli elettori negli ultimi anni.
Quale futuro, quindi, per un centrodestra in evidente crisi d’identità?
Nerio Cavalieri