Università dell’Insubria: al via il college sportivo dello sci nordico

Sci di fondo e biathlon arricchiscono l’offerta dell’ateneo varesino con tre atleti iscritti

26 Ottobre 2016
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Direttamente dalle piste di sci nordico alle aule dell’Università degli Studi dell’Insubria. Sono tre gli studenti “apripista” del nuovissimo College di Prove nordiche dell’Università degli Studi dell’Insubria: la convenzione stipulata tra Università degli Studi dell’Insubria, CUS Insubria e Federazione Italiana Sport Invernali per permettere agli studenti-atleti di coniugare studio e sport ai massimi livelli.

 

L’accordo istituisce il College di Prove nordiche – sci nordico/ Biathlon con lo scopo «di facilitare una preparazione tecnico agonistica di alto livello per gli studenti universitari che permetta loro di coniugare al meglio la preparazione atletica tecnico agonistica con il regolare svolgimento degli studi universitari» si legge nel testo.

 

Gli studenti selezionati con bando dall’Università degli Studi dell’Insubria sono tutti iscritti al primo anno di Scienze Motorie all’Università degli Studi dell’Insubria: Francesca Dei Cas, 19 anni di Bormio, pratica il Biathlon (sci di fondo e tiro al poligono) e gareggia per lo Sci club Alta Valtellina; invece sono dediti allo sci nordico (meglio conosciuto come sci di fondo) gli altri due studenti selezionati: Consuelo Confortola di Livigno (Sporting club Livigno) e Furio Agradi di Sesto San Giovanni (Sci club polisportiva team Brianza), entrambi 19 anni.

 

L’Università, oltre a erogare un contributo economico agli studenti iscritti al College, si impegna a seguire gli atleti nello svolgimento dell’attività didattica, anche con tutorato individuale e a facilitare la frequenza ai corsi e alle esercitazioni e lo svolgimento degli esami. Dal canto suo la Federazione Italiana Sport Invernali ha designato un tecnico incaricato a supervisionare la preparazione agonistica degli atleti, il professor Giuseppe Gazzotti, tecnico Federale, e redigerà un calendario agonistico che ricomprenda anche la partecipazione alle maggiori manifestazioni universitarie nazionali, e infine il Cus Insubria si impegna ad accogliere gli studenti mettendo a loro disposizione impianti e attrezzature.

 

Afferma il Magnifico Rettore, professor Alberto Coen Porisini: «Dopo i College di mezzofondo, canottaggio e tiro con l’arco, il College di Prove nordiche rinsalda l’obiettivo dell’Università degli Studi dell’Insubria di valorizzare gli atleti di interesse nazionale sostenendoli al meglio e incoraggiandoli così a continuare a studiare pur preparandosi a livello agonistico».

 

Il Presidente del CUS Insubria, ingegner Eugenio Meschi, conferma: «L’Università dell’Insubria prosegue nell’ambizioso progetto di facilitare la carriera universitaria agli atleti di alto livello agonistico e in questa logica il CUS è lieto sostenerne l’ampliamento a una nuova federazione sportiva. Faremo come sempre la nostra parte agevolando l’iniziativa con entusiasmo ed aprendo agli atleti le porte degli impianti sportivi universitari che abbiamo in gestione».

 

«Quello con l’Università dell’Insubria e il CUS Insubria è un accordo di grande valore per i giovani atleti della Federazione Italiana Sport Invernali – ha dettoFlavio Roda, Presidente FISI -, perché permette loro di proseguire nella loro crescita agonistica e, al contempo, di continuare gli studi e prepararsi alla vita che dovranno affrontare terminata la carriera agonistica. Si tratta di un’opportunità unica, per la quale la Federazione è grata all’Ateneo e che rappresenta un progetto pilota che mi auguro possa portare ispirazione ad altre realtà del nostro Paese».

 

«È di grande importanza avere al College due atleti che provengono dalla Valtellina – conclude il professor Andrea Pozzi, rappresentante dell’Università degli Studi dell’Insubria nel CUS – dove l’Università degli Studi dell’Insubria ha profonde radici di ricerca, compreso lo spin-off AlpSolut a Livigno, ma una bassa penetrazione studentesca. Il College potrebbe essere una via per far apprezzare il nostro Ateneo in alta Lombardia».

 

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