
Scoperta choc delle guardie zoofile dell’OIPA di Varese: in seguito ad una serie di segnalazioni è stata eseguita una perquisizione da parte dei Carabinieri di Laveno, coadiuvati dall’Asl di Varese e dalle guardie zoofile, in un’abitazione di Caravate.
All’interno una quarantina di animali di specie diverse, detenute in condizioni vergognose: alcuni esemplari erano affetti da gravi infezioni virali e necessitavano di un intervento urgente.
La perquisizione, disposta dal Tribunale di Varese, su ordine del sostituto procuratore Annalisa Palomba, ha permesso di recuperare e salvare 26 cani di piccola taglia (soprattutto chihuahua, yorkshire e incroci) di varie età, 9 gatti, 1 pappagallo cenerino e 5 tartarughe d’acqua. “Gli animali”, spiegano le guardie zoofile, “erano detenuti in spazi angusti perché occupati da un’ingente quantità di materiale accumulato e rifiuti in condizioni igienico sanitarie disastrose: la presenza di grandi quantità di feci di animali rendeva infatti l’aria irrespirabile e l’ambiente malsano. I cani venivano fatti accoppiare di frequente per poi destinare i cuccioli alla vendita durante mercatini di articoli usati. Nel garage, completamente al buio e confinati in piccoli serragli colmi di feci, erano rinchiusi un cane meticcio femmina di taglia media, un chihuahua, un caprone tibetano e un agnello. All’esterno era infine detenuta una maialina vietnamita, libera ma priva di alcun riparo».