
Varese non è certo la foresta di Sherwood ma può comunque succedere che nel cercare di fare un po’ di giustizia – anche nelle piccole cose – a beneficiarne siano i più deboli.
A tutti capita di vedere sulle strade i camion telonati che vendono frutta e verdura: ebbene non è un’attività di per sé vietata ma deve essere esercitata rispettando precise regole: ci sono località dove non si può sostare, ad esempio, e, in generale, trattandosi di vendita in forma itinerante, la sosta in un determinato posto non può avere una durata lunghissima, altrimenti sarebbe come avere una porzione di suolo pubblico a disposizione senza pagare alcunchè. E questo, oltre ad essere iniquo, costituirebbe il presupposto per un’attività in concorrenza sleale verso chi si paga un negozio o un posto nei mercati.
Eppure qualcuno ci prova. Nella nostra città meno che altrove, vuoi per la pressione dei controlli vuoi anche per la configurazione territoriale.
Ieri la polizia locale, sezione commerciale, è intervenuta in viale Valganna, in direzione di Induno, sequestrando l’intero carico di frutta e verdura presente a bordo dell’autocarro che sostava e vendeva in spregio alle regole: mille euro di sanzione e, soprattutto, le cassette di frutta e verdura sequestrate.
L’intero carico è già stato consegnato dagli agenti alle suore “della Riparazione” di via Luini, che gestiscono la mensa per i meno abbienti.
“Sara’pure poca cosa – commenta l’assessore alla polizia locale Carlo Piatti – ma il messaggio che arriva dall’operato della polizia locale è doppio: le regole si rispettano e si rispetta anche il bisogno di chi è meno fortunato, evitando di sprecare del cibo”