Nuova stazione dei Carabinieri a Vergiate: “Siamo sicuri che serva, o è la politica dalle mani bucate?”

Un lettore, sull’annuncio della prossima apertura di un presidio a Vergiate, sottolinea come già in passato siano state fatte promesse senza seguito. E cita Induno Olona. Aggiungendo come l’area vergiatese abbia già numerose sedi dell’Arma

22 Ottobre 2014
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Parte della stampa locale ha riportato, con un certo compiacimento, il plauso dei Consiglieri regionali Cattaneo (NCD) e Marsico (FI) relativo alla promessa del Ministro Alfano di una prossima apertura della Caserma dei Carabinieri a Vergiate.
Ammesso pure che la Cittadinanza di Vergiate e qualche amministratore locale possano essere contenti passi, ma non è ammissibile che dei politici di rilievo avallino questi sprechi di denaro pubblico per la realizzazione di opere inutili e sovra numeriche che non servono affatto a “potenziare la sicurezza sul territorio”.

Infatti bisogna considerare che Vergiate confina con tre Comuni (Somma Lombardo, Sesto Calende e Mornago),  sedi di Caserme dei Carabinieri e quindi sarebbe stato più opportuno potenziare gli organici di queste tre Stazioni anziché farne una nuova, per i motivi che già esposi in una lettera alla stampa locale dell’aprile del 2008 (che più avanti riporto in parte).

Ovviamente la maggiore responsabilità è da imputare a chi inizialmente, parecchi anni fa,  propose questa e tante altre  opere assurde, compreso il Comando Generale dell’Arma che ne avallò la richiesta.  Richieste formulate da amministratori e rappresentanti di vari partiti per dimostrare il loro interessamento alle presunte attese dei propri elettori, incuranti degli errori e degli sprechi che tali opere comportavano.  In tutta la Lombardia venne autorizzata la costruzione di ben 25 nuove Caserme, di cui 5 nella sola piccola provincia di Varese, dove ne esistono già 40. Molte sono state costruite ma sono rimaste scatole vuote per mancanza di fondi, altre sono in costruzione ma i  lavori vanno a rilento sempre per mancanza di fondi.

L’Italia è proprio il paese delle contraddizioni: da anni siamo in piena crisi economica, si parla tanto di “spending review”, di ridurre il numero dei parlamentari, di ridurre i Corpi delle Forze dell’Ordine da 5 a 2, di ridurre il numero dei Ministeri, di accorpare molte Regioni ed i piccoli Comuni ecc. ecc., ma contemporaneamente si sprecano enormi risorse finanziarie per costruire, oltre alle caserme, carceri, scuole, ospedali, impianti sportivi, ecc. opere che poi non possono essere completate e utilizzate per mancanza fondi.

Ripropongo le valutazioni espresse nella mia lettera alla stampa del 15/4/2008 relativa alla  costruzione della  Caserma dei Carabinieri ad Induno Olona (terminata ma a tutt’ora inutilizzata), considerazioni che valgono anche per tante altre nuove Caserme:
“….Coloro che vogliono la caserma diranno che  la stessa è necessaria per un migliore controllo del territorio ed una maggiore sicurezza dei cittadini.  Niente di più errato e ciò per i seguenti motivi:

esiste un’altra caserma Carabinieri ad Arcisate, a meno di due chilometri;

a Varese, confinante con Induco Olona, esiste la caserma dei Carabineri, il Nucleo Radio Mobile, oltre al Comando Compagnia ed il Comando Gruppo;

se la sorveglianza del territorio non è sufficiente è per carenza di personale e non per la mancanza di un’altra caserma;

l’istituzione di un’altra caserma comporta un doppio dispendio di risorse umane (personale fisso interno) e finanziarie (spese  di funzionamento);

invece, con il personale necessario per una nuova caserma si possono costituire più pattuglie per le caserme esistenti,  avendo così un più intenso pattugliamento sul territorio ed una maggiore sicurezza per i cittadini”.

Arcisate, 22 ottobre 2014

Martino Pirone  (già funzionario della Prefettura di Varese)

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