
Nella serata di lunedì 12 marzo una delegazione di militanti forzanovisti con a capo Antonella Bottarelli, responsabile locale nonché consigliere comunale e capogruppo d’opposizione a Cadegliano Viconago, ha assistito a Luino allo svolgimento del consiglio comunale; in tale seduta la maggioranza cittadina ha bocciato con decisione la proposta dell’opposizione di adottare un cosidetto “regolamento antifascista” in merito alla concessione di spazi pubblici, strutture e contributi municipali.
Proprio Antonella Bottarelli intende affermare: “Fin da subito abbiamo potuto constatare la faziosità degli esponenti dell’opposizione a voler obbligatoriamente esporre interventi contro la maggioranza (e venire regolarmente smentiti) in barba a documenti di bilancio pregressi, tesi di commissione ed iniziative municipali sul “piano rifiuti” sull’assistenza dei minori non accompagnati e dei cittadini in difficoltà lavorativa e sulla gestione di alcune pagine private di Facebook in sostegno alle attività comunali. Sempre in merito all’operato dell’opposizione lo stesso essere preconcettuale, la stessa volontà ad imporre il proprio modello, evidentemente calato dall’alto, nell’irrealtà e nell’inconsistenza dei fatti è continuata con l’esposizione da parte del consigliere Giovanni Petrotta della mozione di richiesta di adozione del cosidetto “regolamento antifascista” significativamente bocciata dalla quasi totalità della maggioranza. Su ciò intendo affermare che: in Città, a livello locale come in tutta la provincia non si sono mai registrati casi di violazione del diritto d’espressione da parte della “destra” (per semplificare, nel senso più vasto del termine) semmai in basso varesotto i vari episodi di manifestazioni non autorizzate e prepotenze dei “centri sociali” non sono mai state concretamente condannate dalla “sinistra” che ora teorizza un ipotetico “pericolo democratico”; inoltre esistono già diverse istituzioni e corpi dello stato preposti a svolgere indagini e nel caso punire chi è contro la legge e nell’ipotetico voler esprimere varie concessioni solo a chi si dichiara “antifascista” costituirebbe una grave violazione delle libertà di pensiero in quanto, leggi alla mano, è punibile la ricostruzione del Partito Fascista ma non certo il diritto di riflettere, esprimere, teorizzare su aspetti storici anche dell’ideale fascista nel rispetto dell’impianto legislativo costituzionale. Su questa vicenda luinese quanto provinciale e nazionale, in vista di altri tentativi similari di approvazione e applicazione intendo sottolineare ancora una volta che faccio parte di un movimento nazional-identitario legalmente riconosciuto, attivo da vent’anni sulla scena nazionale con la partecipazione alle elezioni, con lo svolgimento di pubbliche manifestazioni , attività di volontariato a sostegno e in difesa dell’Italia e degli Italiani tutto ciò regolarmente richiesto e autorizzato dalle autorità COMPETENTI. In fine, riportando un passo di una recente dichiarazione del segretario nazionale Roberto Fiore intendo concludere che il Forzanovismo in fede al proprio limpido e sano patriottismo è un fenomeno politico da tutelare e promuovere, grazie ad esso il riscatto nazionale avrà luogo nonostante qualche ostacolo teso da un sistema sempre più in fase terminale”.