L’Europa cancella l’immigrazione “illegale”

L’attacco di Matteo Bianchi: ”Siamo di fronte al suicidio dei popoli europei”

03 Dicembre 2015
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Il Comitato delle Regioni e l’Unione Europea cancellano dal vocabolario la dicitura “immigrazione illegale”.
Nella seduta del 3 dicembre al Comitato delle Regioni (consesso che rappresenta le autonomie locali a Bruxelles), in occasione della discussione sull’Agenda europea della migrazione, “i testi dei pareri in approvazione non vedono più la parola “illegale” quando si parla palesemente di clandestinità della migrazione”.

Questa la denuncia del sindaco di Morazzone Matteo Bianchi, segretario provinciale della Lega Nord e rappresentante al Comitato delle Regioni.

“I burocrati degli uffici dell’UE hanno deciso che fosse più consono parlare di “immigrazione irregolare”, censurando di fatto uno status (quella della clandestinità illegale) che ha creato e sta creando problemi di ordine pubblico oltre che di natura sociale in tutto il territorio europeo – dice Bianchi – con la censura di una sola parola, si vanno a perpetrare gli errori devastanti che hanno portato l’Europa -oggi- ad avere i più grossi problemi mai avuti nella sua millenaria storia. L’invasione, soprattutto quella islamica, non si argina con gli approcci “olistici”, nuova parola buonista utilizzata nell’UE sul tema a testimonianza del delirio a cui stiamo assistendo.
Dopo i miliardi di Euro (nostri soldi) stanziati alla musulmana Turchia per gestire il problema migratorio (sic!), ogni giorno che passa a Bruxelles è testimonianza di dove ci sta portando questa Unione Europea che-se impostata diversamente-potrebbe essere una risorsa per tutti, ma cosi invece sta diventando un cavallo di Troia che concluderà il processo Eurabico annunciato da Oriana Fallaci.
Chi non affronta di petto il problema considerando che-certamente-non tutti gli immigrati sono terroristi, ma tutti i terroristi sono di origine immigrata, non fa gli interessi degli europei.
Gestire l’immigrazione con fermezza è una questione che ne va della nostra sicurezza!
In Europa abbiamo l’esempio ungherese di Orban: lì hanno gestito correttamente il problema migratorio, arginandolo.
Non si capisce perché in altre parti di Europa non si possa fare lo stesso.
Se poi, coloro che difendono i valori e le tradizioni europee vengono bollati semplicisticamente come dei razzisti, allora siamo al ridicolo.
Per la cronaca, l’agenda europea sulla migrazione al CdR e’ passata con solo 25 contrari, quindi ampiamente sostenuta da tutti i partiti.
La Lega (il sottoscritto ed il presidente del consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti, in sostituzione di Zaia) ha votato convintamente contro questo suicidio per i popoli europei”.

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