La Lega vince la sfida per la “sopravvivenza”. Ed oggi si presenta più forte sia per la sfida al Parlamento europeo, che per la risalita sul territorio.
Per il segretario federale Matteo Salvini, candidato alle europee, non ci sono dubbi: il risultato, che si aggira sul 6% a livello nazionale, è anche sopra alle proprie aspettative e può dirsi soddisfatto e rivendicare la vittoria del partito.
“È un onore da meritarsi a partire da domani mattina – commenta Salvini – quando un movimento delude, è dura riconquistarsi i voti. Ce l’abbiamo fatta, non solo io, ma tutti insieme lavorando sodo”.
Ed esulta anche Giancarlo Giorgetti, capogruppo alla Camera della Lega Nord, che ha commentato in diretta con i giornalisti i risultati.
“Dicevano che avevamo bisogno di una legge Salva Lega. Direi che ci siamo salvati da soli” ha detto.
Sulle dinamiche europee, sottolinea come “in Europa andiamo verso un governissimo tra socialisti e popolari, insomma un’ammucchiata contro gli interessi dei popoli europei. A maggior ragione è importante una presenza della Lega Nord nell’Europarlamento, per dare giustamente voce al popolo del Nord”. E alla domanda su come sia diventata, dopo l’era Bossi e l’era Maroni, la Lega di Salvini, dichiara: “Penso che Salvini abbia dato un’immagine nuova, moderna e fresca alla Lega.
Il risultato sembrerebbe poi confermare che i voti più alti arrivano nelle regioni, come la Lombardia e il Veneto, che sono governate da noi. Quindi la presenza dei nostri presidenti ha dato una spinta”.
Insomma, il Carroccio è riuscito a salvarsi da quella che poteva essere una disfatta. E come la sua storia insegna, quando supera una difficoltà, può puntare a risalire.