Ingegneri dei boschi: alla scoperta dei picchi all’Università dell’Insubria

Mercoledì 22 maggio al Campus di Bizzozero incontro aperto al pubblico promosso da Adriano Martinoli del Dipartimento di Scienze, in collaborazione con il Gruppo Insubrico di Ornitologia

20 Maggio 2019
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I picchi costituiscono una famiglia di uccelli ben presente nell’immaginario collettivo. Nota a tutti è la loro peculiare abitudine di scavare fori all’interno dei tronchi degli alberi, grazie a poderosi e rapidissimi colpi di becco, sia per cercare larve di insetti (che costituiscono una parte fondamentale della dieta), sia per ricavare una cavità all’interno del tronco dove nidificare. Il suono tambureggiante che ne deriva, udibile da molti di metri di distanza, rappresenta inoltre il segnale acustico mediante il quale i picchi rivendicano il proprio territorio.

Proprio questa perizia in falegnameria rende i picchi elementi chiave degli ecosistemi forestali, poiché le cavità disseminate nei boschi, sui tronchi vivi e morti, diventano rifugio, tana, nido per parecchie altre specie, tra cui pipistrelli, ghiri, rapaci notturni e molti passeriformi boschivi, oltre a partecipare ai processi di degradazione meccanica del materiale legnoso, favorendone il riciclo nell’ecosistema forestale.

Dell’importanza dei picchi come ecosystem engineers si parla all’Università dell’Insubria mercoledì 22 maggio alle 17 nell’aula 10TM del Padiglione Morselli del Campus di Bizzozero (via Ottorino Rossi), in videoconferenza con l’aula VA1 di Via Valleggio a Como, in un incontro dal titolo «I Picchi, gli ingegneri dei boschi – Il ruolo dei Picidi negli ecosistemi forestali», organizzato in collaborazione tra Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate, diretto da Mauro Ferrari, e il Gruppo Insubrico di Ornitologia (Gio).

Spiega Adriano Martinoli, docente di Zoologia e Conservazione della fauna dell’Insubria e promotore dell’incontro: «Il nostro Ateneo svolge da anni un’importante funzione di catalizzatore delle iniziative sui temi ambientali nell’ambito della ricerca applicata alla conservazione degli ecosistemi. Quello della divulgazione scientifica è un valore aggiunto di grande rilevanza che assume l’Università all’interno della comunità, che in tali contesti gioca un ruolo di indirizzo, formazione ed approfondimento sui temi faunistico-ambientali. Ne è un esempio questo incontro  che si rivolge in modo particolare agli studenti dei corsi di laurea di indirizzo ambientale, al fine di ampliare l’offerta formativa proposta ed orientarli verso scelte consapevoli per il prosieguo degli studi, ma che viene aperto anche al pubblico di appassionati di natura e agli studenti delle scuole superiori che vogliano orientarsi agli studi ambientali, infatti l’incontro fa parte del ciclo di eventi nell’ambito del Piano Nazionale Lauree Scientifiche, finanziato dal Miur».

Quella tra Gio e Università dell’Insubria è una collaborazione di lunga data che ha portato, negli anni, alla realizzazione dell’Atlante degli Uccelli Nidificanti della Provincia di Varese (2007), agli Incontri Insubrici di Ornitologia (2015) e all’organizzazione di un convegno nazionale sugli uccelli acquatici un anno fa.

Commenta Walter Guenzani, presidente del Gio: «La nostra associazione ha svolto una ricerca lunga cinque anni sugli habitat e sulla nidificazione dei picchi a livello provinciale. Da questo lavoro, che ha visto impegnati i nostri soci in centinaia di ore complessive di indagine di campo nelle diverse stagioni, è nata l’idea di realizzare una pubblicazione di più ampio respiro, su tutti i picchi insubrici e il loro habitat forestale. È nato così il 3° Quaderno del Gio, dal titolo Storia naturale dei picchi in provincia di Varese, con linee guida per la gestione forestale, stampato anche grazie al contributo di: Fondazione Comunitaria del Varesotto, Comunità Montana del Piambello, associazione La Campagna di Germignaga e Cai di Luino. Il Quaderno sarà presentato in anteprima proprio in occasione dell’incontro».

Commenta Monica Carabella, tra gli autori della pubblicazione: «Si tratta per scelta di un’opera di divulgazione scientifica (232 pagine riccamente illustrate e testi bilingue italiano/inglese) espressamente realizzata per rendere fruibile a un vasto pubblico di portatori di interesse temi che riguardano la natura e la gestione del nostro territorio. L’esperienza maturata con i due precedenti volumi ci conferma l’apprezzamento di un pubblico vasto e diversificato».

Tutte le pubblicazioni della collana editoriale curata dal Gio sono state donate alla Biblioteca di Medicina e Scienze dell’Università in modo che siano liberamente consultabili dagli studenti.

La partecipazione all’incontro è libera e aperta a tutti gli interessati, sia in aula 10TM del Padiglione Morselli del Campus di Bizzozero (via Ottorino Rossi) sia in videoconferenza presso la sede dell’Ateneo a Como (Aula VA1, via Valleggio).

Il programma completo è consultabile alla pagina www.uninsubria.it.

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