Sono giorni alquanto tristi per la tifoseria del Varese calcio: la mancata iscrizione in Lega Pro ha di fatto svincolato tutti i giocatori tesserati e tra questi c’è il capitano Neto Pereira, che ha firmato stasera un nuovo contratto col Padova.
Il futuro della società è nebuloso: i colloqui tra il sindaco Attilio Fontana e alcuni imprenditori locali – su tutti Ricky Sogliano e Claudio Milanese, ma anche il dirigente uscente Massimo Trainito – proseguono per cercare di far ripartire la squadra quantomeno dalla serie D, anche se la missione non appare facile soprattutto visti i tempi ristretti. I giocatori rimasti a piedi, giustamente, si muovono per tutelare i propri interessi, così Neto Pereira, storica e amata bandiera biancorossa, ha ufficializzato il suo passaggio nella compagine veneta, militante proprio in Lega Pro. Del brillante ciclo dell’ultimo decennio, il fantasista brasiliano classe ’79 è stato senza dubbio l’interprete-simbolo: non tanto per i 31 gol in 153 presenze ufficiali, condizionate anche da numerosi infortuni, quanto piuttosto per l’amore incondizionato che Neto, prontamente ricambiato, ha sempre dimostrato alla città e ai tifosi. Un giocatore del suo talento ha avuto, nel corso degli anni, svariate offerte per proseguire la propria carriera altrove, magari con condizioni economiche migliori e persino in serie A, eppure dal gennaio 2010 ad oggi è rimasto fedele ai colori biancorossi incantando il pubblico con le sue giocate di classe e il suo spirito indomabile. Ancora miglior realizzatore del Varese nell’ultima, disgraziata stagione, Neto Pereira ha dunque concluso quest’oggi una storia d’amore per la quale è difficile trovare eguali nel calcio contemporaneo.