Mistero all’Isis Keynes di Gazzada: quattro telecamere nascoste sono state scoperte dalla dirigente scolastica, la quale ha subito allertato la Questura di Varese. E’ subito intervenuta la DIGOS che sabato scorso, capitanata dal dirigente Gianluca Solla, si è recata sul posto per una perquisizione all’interno dell’edificio.
La polizia ha trovato ben quattro telecamere (con relativo collegamento audio), mai autorizzate dalla dirigente scolastica, posizionate in sale di colloquio e corridoi. La prima era stata installata all’interno dell’ufficio del dirigente amministrativo, mentre le altre si trovavano in segreteria, nella sala colloqui e nella sala d’ingresso.
E proprio il dirigente amministrativo è sospettato di averle fatte installare, poiché il quadro di comando centrale si trovava all’interno del suo computer, da cui il “grande fratello” di Gazzada poteva controllare ciò che succedeva nei vari uffici.
L’ipotesi di reato è di spionaggio sul luogo di lavoro, in violazione dello statuto dei lavoratori. L’obiettivo del “controllore” pare fossero proprio professori e personale non docente, poiché non sono state trovate microspie nelle aule e nemmeno nei bagni.
E’ subito scattato, su ordine del sostituto procuratore Sara Arduini, il sequestro delle telecamere e del computer incriminato. Il sospettato si è difeso sostenendo di aver posizionato le telecamere (costate 4mila euro e pagate con i soldi dell’istituto) per contrastare i furti nella scuola. La dirigente scolastica, all’oscuro di tutto, sta cercando di capire insieme agli inquirenti se in passato vi fossero stati contrasti tra il dirigente amministrativo, i professori e il personale non docente.
Questo episodio turba di fatto la tranquillità e la rispettabilità di un istituto che negli ultimi anni era considerato uno dei fiori all’occhiello dell’offerta formativa provinciale.