Forza Italia: un partito politico che avanza tra “gaffe” e “parole fuori luogo”

Il comportamento dell’assessore Clerici è da censurare. Ma non stupiamoci: è lo «stile forzista»

05 Dicembre 2014
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Clerici verrà buttato fuori dalla giunta perché ha avuto la lingua lunga. Anzi, le dita incontrollabili sulla tastiera. Se l’è cercata, diciamolo chiaramente. Avrebbe dovuto stare zitto e fare il suo lavoro da assessore. Ha esagerato. E ora ne paga giustamente le conseguenze.

Vale la pena tuttavia fare una riflessione sul fatto che la “morale” a Clerici è stata fatta non solo e giustamente dalle associazioni di partigiani, che sono state offese, ma anche dal suo stesso partito, Forza Italia, che in fatto di gaffe e parole a sproposito, da parte di esponenti nazionali a partire da Berlusconi ha una triste e lunga storia. Pensiamo alle parole di Berlusconi a favore di Mussolini durante la Giornata della Memoria. Non possiamo dimenticare che fu Mussolini ad approvare le leggi razziali promulgate dall’Italia fascista. Ma i vertici di Forza Italia non “condannarono” ovviamente il loro leader. E gli insulti di Gasparri ad una giovane fan di Fedez?

Restando a Varese troviamo la coordinatrice provinciale Lara Comi che fu protagonista di una poco elegante gaffe nei confronti degli alluvionati della Sardegna. In quei giorni la popolazione sarda ebbe molte vittime.

Lo ripetiamo: Clerici ha sbagliato ed è giusto che paghi. Ma gli altri?
E se alle prossime elezioni saranno i varesini a dare il benservito a questa maggioranza?

Marco Tavazzi

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