Fondazione Molina, Battaglia a Cosentino: «Su Ungaro e Paganini votazione democratica»

Il coordinatore amministrativo di Liberi per Varese Domenico Battaglia difende la scelte dei nomi per il cda indicati al sindaco. E ‘rimprovera’ il collega per le critiche al partito

11 Febbraio 2015
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Battaglia

Botta e risposta all’interno di Forza Italia, sulla scelta dei nomi da inserire nel consiglio d’amministrazione della Fondazione Molina, che a breve deve essere rinnovato. Dopo che il consigliere comunale Giacomo Cosentino ha criticato fortemente la scelta dei due esponenti proposti al sindaco, ovvero Leandro Ungaro ed Edoardo Paganini, dichiarando che “manca democrazia interna e confronto”, il coordinatore amministrativo del gruppo unico Liberi per Varese Domenico Battaglia, come lui consigliere comunale di Forza Italia, rimprovera il collega.

“La votazione per indicare i due componenti per il Molina non era all’ordine del giorno della riunione di lunedì sera – dice Battaglia – proprio come ha riferito Cosentino. Peccato che abbiamo dovuto aprire la discussione all’ultimo perché uno dei presenti, Piero Galparoli, ha chiesto di affrontarla. Galparoli, come Cosentino, sosteneva la candidatura di Eugenio Piccolo. Al che, visto che non era possibile trovare un accordo su due nomi uguali tra tutti e sei i consiglieri comunali di Forza Italia, abbiamo proceduto a votazione. Eravamo presenti io, Galparoli, Roberto Puricelli e Ciro Grassia. Cosentino e Fabio D’Aula erano assenti giustificati, per cui sono stati contattati per telefono. D’Aula ha deciso di astenersi, Cosentino e Galparoli hanno votato per Piccolo, i tre restanti per Ungaro e Paganini. Il risultato è chiarissimo e democratico“.

Di conseguenza, Liberi per Varese ha confermato al sindaco Attilio Fontana i due nomi già indicati per le nomine. Infine, Battaglia chiude chiedendo a Cosentino “cosa intenda per democrazia, visto che il risultato è giunto con un voto democratico. Forse per democrazia lui intende che la sua opinione debba prevalere?”.

 

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