Vorrei fare alcune precisazioni sulla vicenda Filmstudio ‘90. La polizia locale ha compiuto un’indagine del tutto autonoma. Un accertamento sulle attività è avvenuto il 7 dicembre scorso, e non quattro mesi fa come ho letto in alcuni articoli. Giulio Rossini è stato convocato nei giorni immediatamente successivi dal comandante Bezzon, che gli ha spiegato le irregolarità e gli ha formalmente comunicato l’avvio di una notizia di reato in Procura.
Le irregolarità non riguardano solo l’emissione della tessera, ma soprattutto il fatto che il club lavori a tutti gli effetti come un cinema normale. E ciò implica delle conseguenze: essendo di fatto un cinema standard, ci sono delle questioni di sicurezza da rispettare per legge, con la dotazione di un certificato di agibilità congiunto ad una denuncia di inizio attività. Dopodiché la polizia locale ha trasmesso la comunicazione in Procura, come previsto. Da allora non ci sono stati più contatti da parte dei gestori, e ieri è arrivata la notifica della Procura per il sequestro. A quel punto, né l’amministrazione comunale né la Polizia locale possono fare null’altro che eseguire tale notifica. Non possiamo certo eludere la legge!
Non c’è quindi nessuna forma di accanimento contro la cultura, anzi…mi auguro che i locali vengano messi in regola il prima possibile in modo che tutte le attività riprendano e ripartano. Non si può inoltre parlare, come ho letto, di attacco mirato nei confronti della nostra parte politica avversa: Filmstudio 90 è frequentato da tutti, non certo solo da gente di sinistra.
L’assessore alla Polizia Locale Carlo Piatti