Al Via I Lavori Del Neonato Consiglio Generale Degli Studenti Dell’ Università Dell’insubria

Il Cgs guidato da Antonio Pistocchi affronterà molti temi di rilievo, come la gestione dei Fis e l’organizzazione della contribuzione studentesca per il prossimo anno accademico

15 Maggio 2019
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L’Università dell’Insubria ha un Consiglio generale degli studenti: è stato nominato il 13 marzo, in linea con la legge 240/210 e con lo Statuto di Ateneo, e si è riunito per la prima volta il 7 maggio. Questo organo di coordinamento delle rappresentanze studentesche, che racconta in modo paritario le due sedi di Como e Varese, è guidato da Antonio Pistocchi, senatore accademico e studente magistrale in Scienze ambientali.

Il significato più antico della parola Università (dal latino universĭtas: totalità, universalità) è quello di un insieme di persone associate, nello specifico una corporazione di scolari. Con questo spirito gli studenti dell’Insubria hanno deciso di unire le forze per dare vita al Consiglio generale degli studenti.

Il Cgs è composto da 30 membri, tra cui i rappresentanti degli studenti nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione e nel Nucleo di valutazione, oltre ad alcuni rappresentanti dei diversi Dipartimenti di Varese e Como. Il Consiglio gode di autonomia gestionale e organizzativa, dispone di competenze propositive e consultive su ogni materia di interesse degli studenti e promuove rapporti nazionali e internazionali con le rappresentanze studentesche di altri atenei.

Il presidente Antonio Pistocchi espone gli obiettivi prefissati dal Cgs: «In 20 anni la nostra prestigiosa Università non ha mai avuto un Consiglio generale degli studenti realmente attivo, per questo vogliamo essere, a tutti gli effetti, una macchina dinamica e operativa. Ci proponiamo di creare e mantenere un canale comunicativo snello e fluido sia tra studenti e rappresentanti, che tra rappresentanti e ateneo. Sono, inoltre, fiducioso che si riuscirà a instaurare una proficua collaborazione con il Magnifico Rettore. Tutto ciò con il fine di raggiungere un’organizzazione capillare, che permetta di far crescere l’ateneo al passo con i suoi studenti».

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