
Due cani usati come mezzo di richiamo: d’altronde, sono ben pochi i bambini che resistono all’affetto e alla simpatia degli amici a quattro zampe. Il problema, però, è che il proprietario di questi cani era in realtà un pedofilo, che ha ripetutamente abusato di una bambina di appena nove anni all’epoca dei fatti.
La storia è oggetto di un dibattimento nel Tribunale varesino a sette anni di distanza: la bimba, nel frattempo diventata un’adolescente, soffre ancora di attacchi d’ansia ed è in cura da uno psicoterapeuta, perché il vicino di casa allora ventiseienne, sposato e con un figlio, la attirava nel garage e la palpeggiava ripetutamente. Una storia da incubo che vede, dunque, un imputato per violenza su minore, tra testimonianze raccapriccianti che delineano un quadro fosco e atroce.