
Come noto la notte del 24 luglio un tratto della via per Ranco è franato a valle. Se da una parte l’evento è certamente imputabile alle forti piogge di questo periodo ed alle condizioni idro geologiche del luogo, dall’altra è riconducibile a nostro avviso, ad una condotta quanto meno superficiale della attuale amministrazione, la quale ha certamente profuso il dovuto impegno (ci mancherebbe altro!) dopo l’accaduto, ma ha certamente mancato nelle attività da mettere in atto prima.
La strada, in condizioni critiche dallo scorso inverno, era stata sottoposta a perizia da parte di tecnici (un geologo ed un ingegnere) che in una relazione dell’8 aprile ultimo scorso dichiaravano: “In ogni caso si dovrà provvedere ad un urgente ripristino della tubazione di scolo delle acque di precipitazione al fine di evitare la saturazione dei terreni sottostanti la sede stradale e, in tempi brevi, al consolidamento generale del tratto di muro in oggetto così come indicato nelle relazioni precedentemente citate. Si dovrà obbligatoriamente effettuare la totale chiusura al traffico in caso di ingenti precipitazioni”.
Ora, non solo queste indicazioni sono state disattese, ma, di fronte ad un nostro richiamo tramite un’interrogazione nel consiglio comunale dell’11 luglio, ci era stata data dal sindaco rassicurazione, non sappiamo sulla base di quali documenti, che la strada era in condizioni di stabilità e che si sarebbe provveduto ad eseguire nel tempo i lavori relativi.
L’attuale amministrazione ha fatto scelte ben precise in ambito urbanistico, eliminando l’assessorato, evidentemente assunto ad interim dal sindaco, e accorpando l’area tecnica: se questi sono i frutti, queste decisioni prestano il fianco a considerazioni critiche circa la loro opportunità e le tempistiche di attuazione.
Bastava porre attenzione alla questione, che per noi, in caso di nostra affermazione elettorale, sarebbe stata una priorità, ed alla quale avremmo dedicato un assessore ingegnere ambientale di professione, magari invece di parte del tempo speso dagli amministratori in attività “spettacolari” quali la discutibile attività di verniciatura delle panchine, e non saremmo alle prese con questa vicenda che solo per puro caso non è diventata tragedia ( pare che una donna con bambini in auto si sia vista la strada franare davanti agli occhi), per cui le domande non le avremmo fatte noi in consiglio comunale, ma il magistrato carte alla mano…
Per questo tiriamo tutti un gran respiro di sollievo: è andata bene! Ma rimane il giudizio fortemente negativo per una situazione che, oltre agli inevitabili disagi ed ai danni attuali alle cose, ha messo a repentaglio l’incolumità delle persone.
Siamo all’inizio di cinque anni di mandato, speriamo che questa sia l’ultima volta che dobbiamo confrontarci con simili situazioni con questi toni, che avremmo francamente evitato, ma che purtroppo ci sembrano adeguati.
Il Gruppo Consiliare Angera Bene Comune