
Quella del nuovo cda della Fondazione Molina è ormai una soap opera degna di Beautiful. Ci si può permettere di non seguirla per qualche settimana senza rischiare di perdere il “filo” visto che rimane ferma al punto di partenza cioè al bando di gara che è scaduto il 31-12-2014.
Da allora il sindaco Fontana, prigioniero dei veti incrociati delle segreterie dei partiti che sostengono la maggioranza di centrodestra, è stato incapace di prendere una decisione.
E’ notizia di oggi che, durante la consueta riunione della Giunta di Palazzo Estense, la delegazione assessorile di Forza Italia più UDC avrebbe annunciato l’astensione dei propri assessori su tutti i provvedimenti presentati dagli assessori leghisti, fino a quando non si sbloccheranno le nomine.
A causa di questo vero e proprio ultimatum pare che non sia stato approvato il provvedimento per aumentare i biglietti del trasporto pubblico locale portato dall’assessore leghista Fabio Binelli.
Una situazione imbarazzante e paradossale che, di fatto, paralizza l’attività amministrativa della nostra città.
Varese è immobile e bloccata per i continui contrasti all’interno di una maggioranza di centrodestra ormai moribonda.
Ribadiamo che la Fondazione Molina Onlus, Istituzione che conta circa 500 dipendenti e più di 500 ospiti, oltre a 170 persone seguite attraverso l’assistenza domiciliare integrata, rappresenta un prezioso patrimonio che appartiene a Varese ed a tutti i varesini.
La scelta del suo cda, pertanto, deve corrispondere ai criteri di competenza e professionalità richiesti per la nomina degli amministratori di un ente così importante.
I litigi tra Lega, Forza Italia e UDC non devono produrre danni a Varese e a una struttura che, tra quelle del suo tipo, è la più grande della provincia di Varese e una delle più grandi della Lombardia.
Se Sindaco e Giunta non sono più in grado di decidere niente, sarebbe meglio per tutti che ne prendessero atto, togliendo il disturbo.
Fabrizio Mirabelli
Capogruppo Pd Varese