Un candidato civico e apprezzato da tutte le parti. La Lega Nord, per le elezioni del 2016 a Varese, vorrebbe puntare in alto e candidare una figura di alto livello ed esterna al partito.
Il nome ipotizzato negli ultimi giorni sarebbe quello del prefetto della provincia di Varese Giorgio Zanzi. Il suo nome sarebbe uscito durante una riunione di vertice del partito.
Per quanto sia difficile che Zanzi, visto il prestigio del ruolo istituzionale che ricopre, possa accettare di scendere in campo, i leghisti avrebbero intenzione di fargli la proposta.
Zanzi è nato e cresciuto a Varese, da sempre legato alla città. Classe 1953, ha svolto le funzioni di Segretario Giudiziario alla Procura della Repubblica di Varese dal 1978 al 1982.
Quindi, nel 1982 è entrato nella carriera prefettizia ricoprendo nel tempo numerosi incarichi, tra cui quelli di Capo di Gabinetto e di viceprefetto vicario.
Nel 2004 ha assunto l’incarico di direttore generale della Provincia di Varese, che ha ricoperto fino alla nomina a Prefetto, avvenuta il 31 luglio 2009.
Prefetto del Verbano Cusio Ossola dal 1° settembre 2009, il 29 agosto 2011 ha assunto le funzioni di Prefetto di Varese.
Ma il Carroccio non esclude nemmeno un altro nome. Quello del primo presidente leghista della Provincia di Varese, dove è stato eletto due volte nel 1993 e nel 1997, rimanendo in carica fino al 2002: Massimo Ferrario. Classe 1956, è iscritto al partito dal 1987.
Dopo il 2002 è entrato in Rai, rivestendo diverse cariche dirigenziali. Dal 2002 al 2012 è stato direttore del Centro produzione Rai di Milano. Dal 2004 al 2006 è stato direttore di Rai 2, per poi tornare a guidare sempre il Centro produzione.
Quindi il passaggio alla direzione di Rai 5 nel 2011. E nel 2013 diventa direttore della sede Rai della Liguria.
La Lega sta anche riflettendo sugli amministratori locali con esperienza nei comuni limitrofi a Varese. Come il sindaco di Morazzone e segretario provinciale della Lega Nord Matteo Bianchi. Tuttavia è stato appena eletto nel 2014 nel suo comune, ed è praticamente impossibile che rinunci al mandato in corso.
