
Non più l’abito bianco di fronte all’altare, abiti dai colori vivaci immersi nel verde di un parco storico. Il Comune ha appena cambiato le regole per i matrimoni e d’ora in poi si potrà dire il fatidico “sì” anche all’aperto, anche nel pomeriggio e con un banchetto allestito in loco per brindare con gli amici.
La giunta comunale nell’ultima seduta, stamattina 20 maggio, ha deliberato una sperimentazione che da qui a ottobre permetterà senza particolari deroghe di sposarsi in luoghi e orari fino ad oggi non previsti dal regolamento dei matrimoni, in attesa della revisione attesa entro fine anno. Così dopo aver raccolto la tipologia di richieste degli aspiranti coniugi i servizi anagrafici hanno individuato la soluzione ottimale nel matrimonio consentito fino alle ore del primo pomeriggio (fino alle 16), con un costo accessibile e la possibilità di un breve rinfresco (fino a mezz’ora dopo la cerimonia).
Le due “location” subito disponibili sono il parco Mantegazza al Castello di Masnago e il parterre dei Giardini Estensi, sia davanti al salone Estense, sia davanti alla sala giunta.
“Viste le molte richieste giunte all’ufficio anagrafe – ha spiegato l’assessore Giuseppe Montalbetti – abbiamo pensato di dare avvio alla sperimentazione. Lo consente il recente regolamento del verde pubblico per quanto riguarda gli spazi e lo consente una circolare ministeriale per gli orari pomeridiani”.
Com’è stato verificato recentemente, molte richieste arrivano da fuori città; come già avviene per la sala matrimoni al primo piano di Palazzo Estense e al castello di Masnago, è stato pensato un tariffario differenziato in base alla residenza o meno in Varese. “Il servizio di matrimonio è a costo zero per tutti – spiega Montalbetti – c’è invece un tariffario per gli spazi utilizzati che varia per residenti e non residenti, può essere richiesto all’ufficio Anagrafe”.
Per dare l’idea, al mattino a palazzo estense sono 117 euro per residenti e 232 non residenti, si sale a 350 euro per il pomeriggio ai giardini comprensivi rinfresco.
Si può anche predisporre un accompagnamento musicale “live” se non disturba e non è contrario ad altri regolamenti.